Bankitalia preme, Bpm verso l’aumento di capitale di un miliardo

ROMA – La Banca Popolare di Milano verso un aumento di capitale di almeno un miliardo, a seconda che il dividendo venga oppure no distribuito.

Si tratta di una quota psicologica, molto superiore ai 600 milioni bocciati dal Cda di Bpm prima dell’intervento della Banca d’Italia. Oltre ai 600 milioni di aumento dati ormai per scontati, c’è infatti la questione del ‘convertendo’ da 400 milioni di euro legato ai ‘Tremonti bond’. Un ‘convertendo’ in scadenza nel 2013: il prossimo piano industriale, che la banca milanese sta preparando per affiancarlo all’operazione di rafforzamento patrimoniale, dovra’ quindi per forza considerarlo.

Oggi, 19 aprile, si riunirà il consiglio di amministrazione dell’istituto milanese. Sul tavolo del Cda la lettera del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, che ha chiesto  il rafforzamento patrimoniale della banca presieduta da Massimo Ponzellini.

La Banca d’Italia ha di fatto chiesto a Bpm di scardinare l’attuale struttura di controllo, che fa riferimento ai cosiddetti ‘dipendenti-soci’ riuniti nell’associazione Amici della Bipiemme, che è il contatto diretto con i tanti sindacati interni.

Via Nazionale, che ha dato il non lusinghiero giudizio ‘parzialmente negativo’ dopo la sua ispezione in Bpm, di fatto propone che la governance della banca milanese si apra maggiormente ai soci non dipendenti, almeno prevedendo piu’ deleghe rispetto alle tre attuali.

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