Bankitalia, disperazione salari: varranno di meno fino al 2014

Gli stipendi reali degli italiani continueranno a diminuire fino al 2014. Lo dice Bankitalia, chiarendo che gli stipendi potranno pure crescere, ma non abbastanza da stare dietro all’aumento dei prezzi, cioè all’inflazione.
Ignazio Visco (Foto Lapresse)

ROMA – L’uscita dal tunnel? Non per gli stipendi degli italiani: almeno fino al 2014 i salari continueranno a calare. O meglio: magari la busta paga vi sembrerà più pesante, ma sarà solo un impressione. Le retribuzioni potranno pure aumentare (nei casi di chi un lavoro ce l’ha, ovviamente), ma non abbastanza per stare dietro all’aumento dei prezzi.

Così, di fatto, quello che entrerà nelle tasche dei lavoratori italiani sarà per forza di cose meno di quello che uscirà dalle stesse tasche. Lo dice la Banca d’Italia: più che i salari tout court, che nel prossimo biennio “dovrebbero continuare a crescere”, saranno i salari reali a fermarsi, e a fermare gli italiani, non stando dietro all’inflazione.

Qualche nota di speranza nel bollettino economico di Bankitalia c’è: la recessione, dicono, finirà nel 2013. Ma il Pil resterà negativo anche nel prossimo anno, in calo del 2,4% nel 2012 e dello 0,7% nel 2013.

E la situazione lavorativa non andrà meglio: secondo il bollettino di Bankitalia resta “sfavorevole”: nel secondo trimestre dell’anno è continuato a crescere il numero di persone in cerca di lavoro, con il tasso di occupazione salito al 10,5%, in aumento di tre punti rispetto ad un anno fa.

La situazione peggiora soprattutto tra le persone tra i 15 e i 24 anni: in questa fascia d’età il tasso di disoccupazione è salito di 6,6 punti percentuali, portandosi al 33,9 per cento.

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