Lo spettro della bancarotta incombe sulla Grecia

Jean-Claude Trichet rassicura: "Il Paese non è in default"

Mentre i tassi di interesse sul debito della Grecia crescono, la domanda che  l’Unione europea dovrebbe porsi non è se Atene ha la volontà politica di tagliare le spese e aumentare le tasse per colmare il deficit di bilancio, ma se la Grecia finirà i soldi prima di avere la possibilità di fare tutto ciò. A dare l’allarme è il giornalista Thomas Landon jr sull’International Herald Tribune, l’edizione internazionale del New York Times.

Con il tasso di interesse  sui bond greci di dieci anni al 7,5% (cresciuto in tre giorni di un punto percentuale) e il costo dell’assicurazione contro il default greco che ha raggiunto il record, il messaggio dal mercato non può essere più chiaro, scrive il giornale americano: per evitare la bancarotta, dicono gli analisti, la Grecia ha bisogno di un piano di salvataggio dall’Europa, e in fretta.

“Non si tratta più di liquidità, è un problema di insolvenza”, ha sottolineato Stephen Jen, un ex economista del Fondo monetario internazionale che adesso lavora alla BlueGold Capital management a Londra. Ma con gli ufficiali europei nel mezzo del dibattito sull’indecisione se i prestiti alla Grecia debbano essere offerti in rate consistenti come di solito fa il Fondo monetario internazionale o punitivi ai livelli correnti di  mercato, il vero rischio è che mentre Bruxelles perde tempo la Grecia sta bruciando.

Le indiscrezioni su un possibile salvataggio delle finanze di Atene non si fermano in questi giorni. Secondo un rapporto confidenziale della Goldman Sachs ai ‘grandi clienti’ citato dai media greci, l’attuale missione del Fmi ad Atene, seppure di carattere tecnico, dovrebbe servire anche a discutere i termini dell’eventuale intervento del Fondo. Il meccanismo di sostegno, secondo il rapporto citato, dovrebbe garantire alla Grecia finanziamenti a tassi agevolati per 20-25 miliardi di euro. Il quotidiano finanziario Imerisia precisa che l’autore del rapporto, il capo economista di Goldman Sachs in Europa, Eric Nielsen, ritiene probabile che entro la fine del mese sarà annunciato il ricorso agli aiuti Ue-Fmi.

Ieri, 8 aprile, il presidente della Bce Jean-Claude Trichet ha scandito che “il rischio default per la Grecia non è un’opzione”. Anche queste parole tranquillizzanti, però, hanno finito paradossalmente per avere il suono di un monito preventivo. Infatti, dopo il discorso di Trichet le Borse europee hanno toccato un po’ ovunque i ribassi più forti delle ultime sei settimane, nel mercato dei cambi l’euro è scivolato fino a 1,3279 dollari.

Per quanto riguarda l’Italia, Trichet, intervistato dal Sole 24 Ore, ha detto che il paese “non è assolutamente nella stessa situazione della Grecia. Ha mostrato una certa resistenza in questo periodo difficile. In particolare è stata capace di contenere il deficit pubblico annuo e si è impegnata a tornare a una situazione sostenibile secondo le regole europee”. Il presidente della Bce incoraggia l’Italia ad attuare rigorosamente il programma di risanamento e sottolinea come la partecipazione all’Unione monetaria imponga alla società del Paese coinvolto “una piena adesione a condividere un destino comune con gli altri stati membri”. Per questo, sottolinea, “è necessario un chiaro accordo bipartisan nei Paesi che vogliono entrare. Non è possibile entrare e uscire dalla zona euro come si salta su e giù da un autobus”.

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