ATENE – Lunedì 20 luglio riapriranno le banche in Grecia. Ma rimangono confermati i limiti sul controllo dei movimenti di capitale e ai prelevamenti di denaro. Lo scrive in un tweet l’agenzia Ana citando fonti bancarie. Intanto l’Unione Europea ha sbloccato il “prestito ponte” di 7 miliardi di euro che dovrebbe consentire alla Grecia di far fronte alle scadenze dei rimborsi del debito da qui a metà agosto.
Una decisione conseguente all’approvazione del primo pacchetto di riforme presentato dal governo Tsipras, che ha così applicato la primissima parte dell’accordo con l’Eurozona firmato all’alba di lunedì 13. Il pacchetto di misure, del valore di 3,5 miliardi di euro, è stato votato nella notte di mercoledì 15 luglio dal parlamento greco con 229 sì, 64 no e 6 astensioni. Fra i no 34 sono arrivati dai parlamentari di Syriza.
L’Eurogruppo dal canto suo “accoglie con favore l’adozione da parte del Parlamento greco di tutti gli impegni presi all’Eurosummit”, invita ad approvare le altre riforme previste il 22 luglio, e dà il via libera “di principio” al terzo salvataggio Esm, soggetto al completamento dei voti dei Parlamenti nazionali attesi entro il fine settimana. “Sulla base della valutazione positiva delle istituzioni, che hanno concluso che le autorità hanno attuato il primo set di misure in tempo e in modo soddisfacente, abbiamo deciso di dare un via libera di principio al sostegno finanziario Esm di tre anni, soggetto al completamento delle rilevanti procedure nazionali”, si legge in un comunicato dell’Eurogruppo. “Dopo il completamento delle procedure e la decisione formale del board dei Governatori dell’Esm attese per la fine della settimana, alle istituzioni verrà dato il compito di negoziare rapidamente un Memorandum of Understanding (MoU) che dettaglia le condizionalità politiche allegate all’assistenza finanziaria”, ovvero tutte le riforme e le misure che la Grecia dovrà fare in tempo prima di ogni esborso. L’Eurogruppo chiede poi alle autorità greche di adottare rapidamente il secondo set di misure entro il 22 luglio come previsto dall’Eurosummit, e aggiornare la legislazione correlata al primo set di misure.
La Bce ha alzato la liquidità d’emergenza (Ela) alla Grecia perché “le cose sono cambiate”, con il voto al Parlamento greco e l’accordo dei ministri dell’Eurozona per un prestito-ponte ad Atene. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi. La Bce ha aumentato la liquidità alle banche greche più o meno nella misura richiesta dalla banca centrale ellenica, pari a “900 milioni di euro”.
Intanto in Grecia: prezzi alimentari +8,8% dopo modifiche all’Iva. Le modifiche al regime dell’Imposta sul Valore Aggiunto (Iva) in Grecia, incluse nel disegno di legge sulle misure preliminari approvato la scorsa notte dal Parlamento ellenico, innescherà un immediato aumento dei prezzi, soprattutto di quelli dei generi alimentari. Lo riferisce l’edizione online del quotidiano To Vima citando i risultati di uno studio condotto dalla Confederazione Nazionale del Commercio ellenico (Esee) che ha lanciato un avvertimento sul tema.
Con l’aumento della percentuale dell’Iva, il governo di Atene mira ad aumentare le proprie entrate di circa 1,4 miliardi di euro. Il prezzo di alimenti confezionati, lavorati e in scatola (come pasta, legumi, farina, zucchero, prodotti congelati, dolci, ecc) potrà aumentare dell’8,8% mentre i commercianti non sono in grado di assorbire lo stesso aumento. Anche i prezzi nei ristoranti e negli alberghi aumenteranno di circa il 4,2%, incremento che molto probabilmente avrà un impatto negativo sulle imprese collegate al settore del turismo. Inoltre, sempre secondo l’Esee, quando ad ottobre sarà abolita l’aliquota Iva agevolata per le isole del Mar Egeo, i prezzi in quelle località potranno registrare un incremento sino al 12,8%. L’Esee ha infine avvertito che sono destinati ad aumentare anche i prezzi dei biglietti per i mezzi di trasporto pubblico e le tariffe dei taxi.
Oltre 1.000 migranti arrivati oggi ad Atene dalle isole. Sono circa 1.000 i migranti che, dopo essere stati fermati nei giorni scorsi sulle isole di Kos e Lesbo nell’Egeo orientale, sono attesi oggi nel porto ellenico del Pireo a sud di Atene come riferiscono media locali.
Molti dei migranti che sbarcano nella capitale andranno ad aggiungersi alle migliaia già arrivati nelle ultime settimane sono minorenni e, come sottolinea To Vima, oltre a cibo hanno necessità di immediate attenzioni sanitarie. Nella capitale, intanto, aumenta l’emergenza sanitaria provocata dalle migliaia di persone letteralmente accampate in diversi punti della città, soprattutto nei pressi della centralissima e da tempo degradata piazza Omonia. La Grecia si trova ad affrontare una pesante situazione per gestire un massiccio afflusso di migranti che dall’inizio dell’anno ha portato sul suo territorio oltre 55mila profughi, per lo più provenienti dalla vicina Siria martoriata dalla guerra e dall’Africa settentrionale.
Le isole del Mar Egeo, molte delle quali dipendono in larghissima parte dal turismo, si trovano ad affrontare gravi problemi. Secondo stime ufficiali, solo nello scorso mese di giugno sono sbarcati sulle coste greche circa 31mila migranti rispetto 2.783 arrivati nel giugno dell’anno scorso.