Banche: liti e discussioni allo sportello? Arriva l’arbitro finanziario che tutela il cittadino

Chi ritiene di aver subito un torto dalla propria banca può rivolgersi d’ora in poi all’Arbitro bancario e finanziario, basta compilare un modulo online (arbitrobancariofinanziario.it) e pagare la somma di 20 euro, che sarà restituita se il ricorso sarà accettato.

L’arbitro bancario finanziario sarà un vero e proprio mediatore nelle liti tra banche e clienti : dai conti correnti ai mutui per la casa, dalla concessione di un fido all’applicazione di tassi ritenuti usurari, fino alla cessione del quinto di stipendio.

L’arbitro, che è previsto dalla legge di riforma del risparmio, si occuperà di tutte le controversie attivate dai clienti di banche e finanziarie sulle materie vigilate dalla Banca d’Italia in cui la richiesta da parte del cliente non supera i 100mila euro se il cliente chiede una somma di denaro e senza limiti di importo se si chiede l’accertamento di diritti, obblighi e facoltà.

La nuova funzione è organizzata in 3 collegi separati: la sede di Milano decide i ricorsi dei clienti che hanno il domicilio in Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto. Quella di roma decide i ricorsi dei clienti che hanno il domicilio in Abruzzo, Lazio, Marche, Sardegna, Toscana, Umbria, oppure in uno Stato estero, mentre quella di Napoli si occuperà dei ricorsi dei clienti che hanno il domicilio in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia.

Sono soggetti alla decisione dell’Arbitro le banche, gli intermediari iscritti negli elenchi previsti dal Testo unico bancario, gli istituti di moneta elettronica che operano in Italia, Poste italiane per le attività di Bancoposta e le banche e gli intermediari esteri che operano in Italia.

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