Banche, corsa ai rincari: salgono bonifici e bollette

bancaDa maggio a settembre: sono appena quattro mesi, ma per tutti gli italiani che hanno a che fare con le banche, sono 120 giorni di rincari, pesanti, che hanno riguardato quasi tutte le operazioni.

La causa scatenante degli aumenti è stata l’introduzione dell’Isc (l’indice sintetico di costo annuo), imposto da Bankitalia a tutti gli istituti. A cascata sono iniziati i ritocchi:  gli istitui che non facevano  pagare il bonifico permanente ora chiedono fino a 4,5 euro, come il Monte dei Paschi di Siena.

Chi offriva a costo zero la domiciliazione delle utenze e adesso chiede 85 centesimi, come Ubi. Chi il bonifico via Internet lo eseguiva gratis e oggi invece applica una commissione di un euro (sempre Mps).

A far scattare i rincari sono stati l’entrata in vigore della direttiva europea su incassi e pagamenti che toglie alle banche l’introito sui giorni di valuta (in particolare sui bonifici) e l’incremento di trasparenza preteso dalla Banca d’Italia con l’Isc. Tutti costi in più che gli istituti scaricano sull’utente finale.

La forbice dei tassi, intanto, continua ad allargarsi: il rendimento medio di un conto corrente, è secondo il Corriere della sera attorno  0,04%, contro un tasso massimo sullo scoperto di conto che arriva ormai al 14,58% (in assenza di fido). Un punto in più rispetto al 13,91% di maggio.

Ma sono aumentate, e non di poco, anche operazioni ordinarie come il bonifico e il pagamento della bolletta.

Chi ci rimette? Secondo il Corriere della Sera i più penalizzati sono i pensionati. Prima dell’estate, i pensionati “con operatività media”pagavano in media 132 euro all’anno per tenere un deposito in banca, ora 134 euro: +1,5%. Se la passano male anche le famiglie che usano tanto i servizi bancari: rincaro di due euro, da 144 a 146: +1,4%.  In generale, in soli 120 giorni il prezzo medio di tutti i depositi bancari è salito da 130 a 132 euro, +1,5%: l’equivalente dell’inflazione media stimata dall’Istat per l’intero 2010.

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