Il cinquecentone “fuori legge”: lo usavano “criminali” e turisti

ROMA – La banconota da 500 euro va di fatto fuori corso e comunque già la usavano solo “criminali” e turisti. Perché va fuori legge di fatto? Perché se Mario Monti porrà un tetto di 300 euro ai pagamenti in contanti, di fatto il cinquecentone non sarà più in vigore. E comunque anche oggi ce ne sono pochissimi in circolazione. Sono le banconote usate dai “criminali”: ovviamente per comprare una partita di cocaina, ad esempio, è “preferibile” usare grossi tagli. L’altra categoria che usa finora le banconote da 500 sono i turisti: chi di noi andando all’estero, in un paese magari con una moneta diversa dalla nostra, non preferisce prelevare tagli grandi?

Ad ogni modo per la vita di tutti i giorni, anche se i cinquecentoni dovessero sparire, non se ne accorgerebbe quasi nessuno. Già ora sono quasi introvabili. Per gli inglesi non hanno nessun uso legittimo legale e infatti un anno fa le hanno abolite. In Italia, sia pur per vie misteriose, sarà moneta corrente, finché Monti non la manderà in pensione, o in galera, in quanto taglio privilegiato per il riciclaggio e l’evasione fiscale.

E si capisce il perché: nei corsi anti-riciclaggio della Finanza insegnano che con i fogli da 500 euro si possono nascondere 20 mila euro in un pacchetto di sigarette e stipare una valigetta 24 ore con 6 milioni di euro. I pezzi da 500 che circolano nell’Eurozona rappresentano un terzo della moneta unica circolante. Alla chetichella, si direbbe. Eppure qualcuno pensa che metterli al bando alla fine penalizzerà il turismo. Secondo l’amministratore delegato del Casinò di Venezia “sono gli stranieri, soprattutto i russi” che ne fanno uso. “Se i Paesi vicino a noi non faranno lo stesso finiremo per perdere viaggiatori e soldi. Un problema per tutti.”

Tornando al mistero della presenza impalpabile, fantasmatica dei pezzi da 500: avvistamenti, tramite sondaggi bancari, ce  ne sono stati. La banca d’Italia rileva che il numero di banconote da 500 prelevate ogni mille abitanti raggiunge il massimo nelle filiali di Como-Lecco e di Forlì-Cesena-Rimini. Insomma la banconota viaggia sotterranea sfuggendo ai radar, prima di riemergere in  terra sicura, cioè in Svizzera e a San Marino. La criminalità organizzata non ringrazierà: anche perché è il biglietto in assoluto meno contraffatto.  E chi le ha nascoste sotto il materasso per paura che le banche affoghino, si sbrighi a cambiarle.

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