Bankitalia: 30mila euro di debito a testa, meglio le entrate

bankitaliaIl debito pubblico italiano sfonda la soglia dei 1.800 miliardi.

Le entrate intanto vanno meglio e ad ottobre di quest’anno interrompono la serie di cali consecutivi inanellati a partire da luglio scorso segnando un “più” rispetto a settembre. E’ il quadro di finanza pubblica fornito dal supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia.

Per quanto riguarda il debito dunque continua inesorabilmente il trend di crescita. E anche se il dato fornito oggi non è quello valido ai fini del rispetto del parametro di Maastricht (il rapporto tra debito e Pil) la tendenza va raffrontata con il calo, anche se meno pronunciato nel terzo trimestre dell’anno (luglio-settembre), della crescita (-4,6% annuo). Al di là dei rischi relativi alla tenuta della finanza pubblica il debito finisce per ‘pesare’ sempre di più su ogni singolo cittadino.

L’Italia ha infatti in valore assoluto uno dei debiti pubblici più alti al mondo. Una somma ‘monstre’ arrivata ormai a 1.801 miliardi di euro con un peso di poco più di 30.000 euro che grava sulle spalle di ogni cittadino, neonati inclusi. E questa situazione non è imputabile, se non in parte minima, agli enti locali. La crescita del debito tra settembre ed ottobre, in valore assoluto, è infatti di 14,7 miliardi ed é imputabile per la quota più rilevante alle amministrazioni centrali.

Regioni, province e comuni (più gli ‘altri enti’) insieme registrano tra i due mesi una crescita assai contenuta: si passa dai 110,5 miliardi di settembre a 111 miliardi con un aumento di 500 milioni. Se quindi sul fronte debito non si registrano buone notizie migliore appare la situazione per le entrate tributarie. Anche se i segnali che arrivano da Bankitalia non sono ‘univoci’.

Le entrate ad ottobre hanno infatti invertito tendenza mostrando un aumento su settembre rispetto a una serie di cali consecutivi iniziati a luglio. Si sono attestate a 28,4 miliardi contro i 20,1 di settembre. Poco meno dei 29,3 miliardi di ottobre 2008. Il dato però non è ancora positivo se si guarda il cumulato: nei primi 10 mesi del 2008 le entrate incassate dall’erario si sono infatti attestate a 308,8 miliardi mentre tra gennaio e ottobre 2009 l’incasso è stato di 299,1 miliardi. Cioé, rispetto ai primi 10 mesi 2008, mancano all’appello 9,7 miliardi.

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