Bankitalia: Berlusconi vede Saccomanni. Lui per il dopo Draghi?

ROMA, 16 SET – Prima presa di contatto tra il premier Silvio Berlusconi e il direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, considerato uno dei candidati favoriti per la successione al ruolo di Governatore dell’istituto di via Nazionale che dal primo novembre sarà lasciato da Mario Draghi per la presidenza della Bce.

L’incontro è avvenuto al termine di una settimana nella quale i mercati sono stati al centro dell’attenzione delle istituzioni e si sarebbe parlato in particolare dell’annuncio di possibili interventi, per favorire la liquidità del sistema bancario europeo, da parte delle cinque più potenti banche centrali del mondo: la Fed, la Bce, la Bank of Japan, la Bank of England e la Swiss National Bank. L’incontro è stato anche l’occasione per un primo contatto tra Berlusconi e Saccomanni. Ma – secondo quanto riferiscono alcune fonti – non sarebbe stato affrontato il tema della successione a Draghi in Bankitalia.

Nato a Roma nel 1942, Saccomanni si è laureato in Economia e commercio alla Bocconi nel 1966 con una tesi su “I limiti della pressione fiscale” (relatore Aldo Scotto) e ha svolto studi di perfezionamento in economia monetaria e internazionale presso la Princeton University.

Per la poltrona più alta di Via Nazionale Saccomanni è in corsa con Vittorio Grilli, attuale direttore generale del Tesoro. Ma tutto lascia pensare che il numero due di Bankitalia sia destinato a prevalere sull’altro candidato. Saccomanni è considerato all’interno della banca l’uomo giusto per assicurare continuitá e autonomia in Via Nazionale, così come chiesto esplicitamente anche da Mario Draghi, che lascerà la sua poltrona il 1° novembre per guidare la Bce.

L’incontro di oggi a Palazzo Chigi tra lo stesso Saccomanni e il presidente del Consiglio sarebbe quindi propedeutico a iniziare la complessa procedura che porta alla nomina, con il presidente del Consiglio, il Governo, il Consiglio Superiore di Bankitalia e il Presidente della Repubblica a contribuire ognuno per una parte. La nomina del governatore è disposta “con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d’Italia”.

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