Bankitalia, il debito torna sotto i 1900 miliardi

ROMA, 14 OTT – Dopo il record storico di luglio, il debito pubblico italiano torna a scendere per la prima volta in cinque mesi e ridiscende sotto la soglia dei 1.900 miliardi di euro, infranta a giugno. Intanto aumentano le entrate, con un +2,4% nei primi otto mesi dell’anno. E’ quello che emerge dal Supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia, secondo cui il debito ad agosto si è attestato a 1.899,553 miliardi, in calo di oltre 10 miliardi rispetto ai 1.911,769 miliardi di luglio.

In base alle statistiche di Via Nazionale, che misura lo stock di debito e non il suo rapporto con il Pil, quest’ultimo parametro di riferimento per il Patto di stabilità europeo, il debito arretra per la prima volta dallo scorso marzo, quando era sceso di oltre sette miliardi a quota 1.868,028 miliardi.

Il debito pubblico italiano resta comunque in rialzo se paragonato a pochi mesi fa: secondo i numeri forniti da Bankitalia è cresciuto ad agosto del 3,08% rispetto a fine 2010, mentre rispetto all’anno precedente (agosto 2010), lo stock di debito è in aumento del 3,12%. Intanto le entrate tributarie, nei primi otto mesi del 2011, si sono attestate a 250,079 miliardi di euro, in crescita del 2,38% rispetto al corrispondente periodo del 2010.

Il Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla finanza pubblica dice che nel solo mese di agosto 2011 le entrate tributarie sono state pari a 35,949 miliardi di euro, in crescita del 6,08% rispetto ai 33,889 miliardi di euro di agosto 2010.

I dati della Banca d’Italia sul gettito fiscale differiscono da quelli del Tesoro, che calcola le entrate con il metodo contabile della competenza economica e tiene conto anche del gettito riscosso dagli enti locali. Secondo i dati del Tesoro, sempre nel periodo gennaio-agosto 2011 le entrate dell’erario sono salite di 4,199 miliardi di euro a 258,241 miliardi.

”Complessivamente – si legge nel comunicato – i risultati del gettito dei primi otto mesi del 2011, con un tasso di variazione positivo dell’1,7%, confermano la buona tenuta delle entrate tributarie”.

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