Bankitalia: “Giù il pil del 2% nel 2012, su la disoccupazione nel 2013”

ROMA – “Il Pil italiano scenderà del 2% quest’anno e dello 0,2% nel 2013. La recessione finirà solo all’inizio del prossimo anno. Mentre la disoccupazione sempre nel 2013 salirà sopra quota 11%”. Questa la previsione contenuta nel Bollettino economico della Banca d’Italia basata sull’ipotesi che “lo spread tra il rendimento del Btp a dieci anni e quello del corrispondente titolo tedesco si mantenga intorno a 450 punti base”. Nel complesso, spiega via Nazionale, “la fase recessiva si estenderebbe alla seconda parte di quest’anno, ma a ritmi più contenuti rispetto ai primi due trimestri; avrebbe termine all’inizio del 2013. Nel corso del prossimo anno la dinamica del prodotto resterebbe appena positiva, per poi riprendere vigore successivamente”. Di certo l’Italia non ha i mezzi per uscire dalla crisi da sola: “La rapidità della ripresa dipenderà dalla coesione dimostrata dalla Ue e dalla normalizzazione dei mercati finanziari”.

Il Pil dell’Italia, nel secondo trimestre, “ha continuato a contrarsi, per poco più di mezzo punto percentuale rispetto al periodo precedente”. Secondo via Nazionale “la diminuzione ha riflesso il calo della domanda interna per consumi e investimenti; vi hanno inciso la debolezza dell’occupazione e dei redditi reali, la caduta della fiducia delle famiglie, le condizioni di accesso al credito solo in parte migliorate. Gli scambi con l’estero hanno continuato a sostenere l’attività economica”.

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