Bankitalia: più tasse non fermano debito. Nuovo record a 2mila miliardi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Luglio 2013 - 11:25 OLTRE 6 MESI FA
Bankitalia: più tasse non fermano debito. Nuovo record a 2mila miliardi

Palazzo Koch a Roma, sede della Banca d’Italia (Foto Lapresse)

ROMA –  Le tasse aumentano ma il debito pubblico non cala, e a maggio ha raggiunto un nuovo record, toccando i 2.074 miliardi di euro. Il dato allarmante arriva dalla Banca d’Italia.

L’aumento su base mensile a maggio è stato di 33,4 miliardi. Nei primi cinque mesi del 2013 le entrate nelle casse dello Stato dovute a tasse sono state pari a 143,171 miliardi di euro, lo 0,7% in più rispetto al periodo gennaio-maggio 2012.

A maggio c’è stato un leggero calo rispetto all’anno precedente: le entrate tributarie (le tasse) contabilizzate nel bilancio statale sono state pari a 30,1 miliardi, in diminuzione del 2,2% (0,7 miliardi) rispetto a quelle del maggio 2012 (30,8 miliardi).

Le riserve dello Stato a maggio sono aumentate  di 33,4 miliardi per l’incremento “di 20,4 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro e il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche del mese di 11,5 miliardi”. Nei primi cinque mesi dell’anno entrate in aumento dello 0,7%

L’aumento del debito pubblico, si legge nel rapporto di Bankitalia,

“riflette principalmente l’incremento di 20,4 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (che hanno raggiunto 62,4 miliardi, contro 35,8 nel mese di maggio del 2012) e il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche del mese (11,5 miliardi)”.

Nel mese di maggio la quota di competenza dell’Italia dei prestiti erogati dall’Efsf (lo European Financial Stability Facility, cioè il vecchio fondo salva stati europeo) è stata pari a 2,9 miliardi (complessivamente tale quota ha raggiunto 30,9 miliardi).

Nei primi cinque mesi del 2013 l‘incremento del debito (86,1 miliardi) sostanzialmente riflette il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (58,1 miliardi) e l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (28 miliardi).

Alla crescita del debito nei primi cinque mesi del 2013 ha contribuito per quasi 7 miliardi il sostegno dei Paesi dell’area dell’euro in difficoltà (compresa la quota di competenza dell’Italia dei prestiti erogati dall’European Financial Stability Facility, pari a 4 miliardi, e il versamento della terza tranche per la sottoscrizione del capitale dell‘European Stability Mechanism di 2,9 miliardi).