BRUXELLES, 01 NOV – ”Per la Grecia accettare l’accordo Ue e’ la cosa migliore, e siamo fiduciosi che Atene rispettera’ gli impegni presi a livello di Eurozona e con i partner internazionali”: cosi’ i presidenti Barroso e Van Rompuy commentano l’intenzione della Grecia di tenere un referendum sulle decisioni Ue.
Il presidente della Commissione e quello della Ue hanno avuto una conversazione telefonica con il premier greco Papandreou dove hanno appreso la sua intenzione di chiedere un referendum. ”Prendiamo nota dell’intenzione della Grecia”, dicono in un comunicato, spiegando che continueranno ad avere consultazioni costanti con tutti i membri dell’Eurozona in relazione a quest’ultimo sviluppo. Barroso e van Rompuy ricordano poi tutte le misure anti-crisi prese dal summit Ue, dalla ricapitalizzazione delle banche all’aumento della capacita’ del fondo salva-Stati Efsf, ”piu’ necessarie che mai e che applicheremo senza ritardi”. Anche sulla Grecia il summit Ue ha preso decisioni importanti, spiegano i presidenti: un nuovo programma Ue-Fmi da 100 miliardi, nonche’ l’accordo con le banche per riportare il debito su binari sostenibili, che prevede un taglio del 50% sul valore dei titoli detenuti dai privati, ovvero un taglio di 100 miliardi del debito greco. E l’Eurozona e gli Stati membri, ricordano Barroso e Van Rompuy, contribuiscono a tale manovra con 30 miliardi, in pratica per incentivare i privati ad accettare le predite. ”Il contributo dei privati, assieme a un programma di riforme ambizioso, e’ strumentale per riportare il debito al 120% sul pil nel 2020. Una riduzione sostanziale che alleviera’ il peso sui conti greci e quindi sara’ sostegno a crescita e occupazione”, concludono.