Basiglio (Milano), 10 mila euro di Irpef a testa: è il comune più tartassato d’Italia

Milano 3, il noto quartiere residenziale che appartiene al comune di Basiglio

MILANO – Il poco invidiabile record di Comune più tassato d’Italia spetta al comune di Basiglio in provincia di Milano. Lo scrive Libero in un articolo pubblicato il 12 gennaio.

Secondo il quotidiano, Basilio che detiene al suo interno anche il quartiere residenziale noto come Milano 3, con una media di quasi 10 mila euro di Irpef versati allo Stato da ognuno dei suoi contribuenti, detiene ormai da anni questo record. Ma visti gli effetti delle politiche del Governo Monti che nell’ultimo anno hanno comportato un aumento delle imposte pagate dai suoi cittadini allo Stato del 7%, Imu prima casa e Iva al 21% esclusi, Basiglio si candida a rappresentare quello che il quotidiano vicino alle posizioni di Berlusconi chiam il “vero volto dell’eredità lasciata dal Professore”.

Scrive Libero:

“”Il piccolo comune dell’hinterland milanese, 8 mila abitanti di cui 7 mila residenti nell’enclave berlusconiana di Milano 3, ha infatti scontato in anticipo sul resto d’Italia un aumento record delle imposte destinate a Roma che già nel 2013 potrebbe colpire molte altre realtà. E che, sommato al nuovo scatto dal 21 al 22% dell’Iva, già fissato per luglio, e all’introduzione della Tares, la nuova Tariffa ambientale sui rifiuti e altri servizi che sarà almeno il 15-20% più alta della Tarsu e della Tia versate finora da famiglie e imprese, promette di assestare un nuovo durissimo colpo ai bilanci famigliari e ai consumi. Poco importa, in questo caso, che Basiglio sia da anni primatista a livello nazionale per reddito pro capite dichiarato dai residenti (in media 54.320 euro per ogni contribuente)”.

Ancora Libero:

“Se nel 2012 le tasse hanno avuto un’impennata di questo tipo non è certo per qualche meccanismo legato alla progressività dell’imposta sui redditi. Anzi. L’incremento, calcolato dalla Ragioneria del Comune, è legato essenzialmente alla concomitanza di due provvedimenti targati Governo Monti. La modifica della ripartizione dell’Imu, che a differenza dell’Ici non finisce integralmente ai Comuni, ma per gli immobili diversi dall’abitazione principale viene in parte trattenuta dallo Stato, e il taglio dei trasferimenti. ‘Da un lato – spiega il sindaco, Marco Flavio Cirillo – abbiamo la quota di 1 milione e 411 mila euro trattenuta dallo Stato sul gettito Imu’. Escluso l’incasso dell’imposta sull’abitazione principale, interamente destinato al Comune, ‘la compartecipazione intangibile dello Stato a Basiglio si è tradotta nella trattenuta di quasi il 40% del gettito derivante dalle seconde case e dagli altri fabbricati’. Dall’altro, c’è un importo addirittura superiore, pari a 1 milione e 486 mila euro, che è venuto a mancare alle casse comunali sotto forma di trasferimenti dallo Stato, che sono stati completamente azzerati nel 2012 e “scaricati” sui cittadini sotto forma di aumento delle aliquote Imu per le seconde case e aumento dell’addizionale comunale Irpef”.

A Basiglio, scrive ancora il quotidiano

“In tutto 2 milioni 897 mila euro in più rispetto al 2011 che sono usciti dalle tasche delle famiglie e finiti, in maniera diretta o indiretta, nelle casse dello Stato. Cifre alla mano, 699 euro per ognuno dei 4.139 contribuenti basigliesi. Un incremento del 7% rispetto ai 10 mila euro che ogni cittadino versava in media nei forzieri romani, che promette nuove lacrime per tutti gli italiani. «Noi – anticipa infatti Cirillo – abbiamo semplicemente scontato con un anno di anticipo ciò che accadrà a molti altri comuni in tutti Italia nei prossimi mesi». Colpa delle caratteristiche peculiari di Basiglio, che circa trent’anni fa aveva visto aumentare la propria popolazione da poche centinaia di persone a oltre 8 mila abitanti in pochissimo tempo, con la nascita di Milano 3. «Per questa particolarità – spiega il sindaco – abbiamo storicamente trasferimenti molto bassi da Roma al Comune, perché definiti sulla base dei pochi abitanti che Basiglio aveva negli anni Settanta». Il taglio dei trasferimenti ha quindi colpito nella località meneghina più duramente che nel resto d’Italia, dove però la mannaia è pronta a scattare nel 2012. ‘«Quest’anno lo stesso destino toccherà a moltissimi comuni in tutta Italia, anche grazie alla truffa dell’Imu che non verrà lasciata interamente ai Comuni, come è stato detto da Monti, ma per i fabbricati di tipo D, come quelli ricettivi, commerciali e gli uffici, andrà allo Stato. – sottolinea Cirillo -Ciò significa che il 30% del gettito Imu finirà a Roma, venendo così sottratto alle casse dei Comuni’. Un’eredità durissima da sopportare, che solo’un intervento del prossimo Governo per destinare le tasse ai territori, principalmente ai Comuni’, spiega il sindaco di Basiglio, potrebbe alleggerire”.

Gestione cookie