Basilea 3. Più tempo alle banche per consolidarsi. 500 mld in più in circolo

Più tempo alle banche per rispettare gli accantonamenti previsti da Basilea 3: 500 miliardi di euro in più in circolo

ROMA – Basilea 3. Alle banche europee sarà concesso più tempo per mettere da parte la giusta dotazione finanziaria che le metta al riparo da eventuali tempeste finanziarie. Le banche non dovranno rispettare in toto le prescrizioni del cosiddetto Basilea 3 e dovranno accantonare, entro il 2015, 500 miliardi in meno del previsto. Una boccata d’ossigeno per le banche che, si spera, finalmente potranno erogare maggior credito verso imprese e famiglie. Prima dell’accordo, il consolidamento del patrimonio delle banche, per metterle in sicurezza in caso di nuove tempeste finanziarie, doveva passare attraverso il “Liquidity coverage ratio” (Lcr): in pratica la regola imponeva alle banche di dotarsi di una cassaforte di liquidità che garantisse la sopravvivenza in caso di stress significativi. La “ratio” consiste nel mettere da parte risorse facilmente vendibili pari alla possibile raccolta necessaria per 30 giorni.

Un vincolo esagerato, si era convenuto da più parti, perché se le banche si consolidano vuol dire che prestano di meno, o nulla.  Adesso entro il 2015 si opterà per un’applicazione limitata al 60% della norma. Sarebbero stati 1170 miliardi gli asset sicuri di cui le banche europee avrebbero avuto la necessità di dotarsi. Adesso le banche avranno più tempo per mettere da parte 500 miliardi di asset di alta qualità, . Miliardi che ora possono essere utilizzati per gli impieghi invece che solo per il consolidamento. Un modo intelligente per conciliare crescita e rafforzamento patrimoniale. Un modo, anche, per evitare che le banche ricomincino a prestare soldi piuttosto che comprare titoli di stato con la garanzia della Banca Centrale. La stretta di Basilea 3 arriverà, ma in maniera progressiva, con un  aumento del 10% annuo per raggiungere il 100% programmato nel 2019.

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