Basilea 3, scontro Profumo-Trichet: “Troppo radicale”, “No, consolida la crescita”

Pubblicato il 13 Settembre 2010 - 14:20 OLTRE 6 MESI FA

la riforma di Basilea3 per rafforzare le banche non piace però all’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo: così radicale da poter produrre danni, scrive Profumo in una lettera inviata anche al governatore della Bce, Jean Claude Trichet.

I punti principali della riforma riguardano i nuovi requisiti patrimoniali necessari alle banche per dotarsi di un sistema efficace contro future crisi. Il patrimonio di qualità primaria passa dal 2% al 4,5% delle attività ponderate per il rischio. Il patrimonio di base (TIER 1) sale al 6% delle attivita’ ponderate per il rischio mentre il patrimonio totale (total capital) arriva all’8% delle attività ponderate per il rischio.

Le banche dovranno inoltre dotarsi di strumenti aggiuntivi, i cosiddetti Buffer. Gli istituti di credito, in base all’accordo, dovranno infatti dotarsi di risorse patrimoniali di qualità primaria in eccesso ai minimi per un importo pari al 2,5% delle attività ponderate per il rischio, se non vogliono incorrere in misure di vigilanza (come per esempio vincoli nella distribuzione di utili). Il buffer, o ‘cuscinetto’ dovra’ crescere fino al 5% nei periodi di crescita eccessiva del credito complessivamente erogato all’economia.

L’accordo prevede che le nuove regole vengano introdotte con molta gradualita’, al fine di non compromettere il necessario sostegno finanziario dell’attivita’ economica.

Ma la riforma di Basilea 3 “rischia di produrre danni perché è una svolta troppo radicale”: cosi’ l’ad di Unicredit Profumo scrive in una missiva inviata ai presidenti della Bce, della Commissione Ue, Jean-Claude Trichet e José Manuel Barroso e al responsabile del mercato interno Michel Barnier, nella sua veste di presidente della federazione bancaria europea (Ebf). Nella missiva, inviata anche ai governatori delle banche centrali, Profumo esprime ”forte preoccupazione” temendo tra l’altro ”effetti negativi sul credito e sulla crescita”. ”L’European Banking Federation – scrive – è preoccupata per la riforma sul capitale regolamentare”.

L’ad di Unicredit esprime infatti il dubbio che imporre alle banche un’eccessiva capitalizzazione possa creare non pochi problemi portando a un taglio del credito a famiglie ed imprese con effetti deleteri sul ciclo economico.

Al contrario, il governatore della Bce Trichet esprime soddisfazione per l’accordo: “elimina l’incertezza” fino a ora esistente che rappresenta ”uno dei maggiori nemici”. E’ quanto ha affermato Trichet al termine della riunione dei governatori nella sede della Bri secondo cui questo ”è uno contributo importante per consolidare la crescita globale”.