Basilea 3, Draghi: “Le banche italiane sono solide e sapranno sostenere le imprese”

Mario Draghi

Le banche italiane ”saranno in grado di muoversi verso livelli patrimoniali più elevati con gradualità, assicurando al tempo stesso il sostegno alle imprese e all’economia”. E’ quanto ha affermato il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi parlando dell’effetto delle nuove regole approvate ieri sugli istituti di credito nazionali.

”Le banche italiane complessivamente sono solide e hanno requisiti patrimoniali superiore ai minimi, nella media internazionale e a volte anche meglio”, ha affermato il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi al termine della riunione dei governatori alla Bri aggiungendo come gli istituti italiani presentino, rispetto alle rivali, ”una qualità del capitale migliore” e ”un modello di business più tradizionale” e dovranno perciò ”dedurre meno” oltre a non aver ricevuto nella ”maggior parte dei casi fondi pubblici”.

Le nuove regole di Basilea3 approvate ieri rappresentano ”un elemento chiave” per la riforma della finanza globale, ha affermato il governatore della Banca d’Italia nella sua qualità di presidente dell’Fsb al termine della riunione dei governatori della Bri.

Draghi ha spiegato come Basilea3 ”è un pilastro” del lavoro avviato prima dall’Fsf, ora Fsb per rendere il sistema finanziario ”più resistente, con più capitali e più immune”.

Il governatore della Banca d’Italia si è detto certo che ”il lungo periodo di transizione” previsto dall’accordo Basilea3 (fino alla fine del 2018) ”permetterà a tutti di raggiungere i livelli” di patrimonio previsti dalle nuove regole. Secondo Draghi comunque ”certo qualche banca dovrà lavorare di più”.

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