Un grado in meno per risparmiare fino a 100 euro: un paio di consigli utili per tagliare i consumi e le spese relative al riscaldamento.
Supponiamo che una casa consumi 10.000 kWh l’anno per riscaldarsi a 20° C. Ebbene, con l’abbassamento di un solo grado, quindi riducendo la temperatura media dei riscaldamenti a 19° C, sarebbe possibile risparmiare dal 7 al 10% del consumo energetico. Il calcolo è facile facile. 10.000 kWh moltiplicati per 0,07, ovvero per il risparmio del 7%, portano a un risparmio di 700 kWh l’anno. Il costo medio dell’energia elettrica domestica in Italia si attesta tra i 20 e i 36 centesimi circa per kilowattora. Ma è possibile anche considerare un dato più basso, nella speranza che nei prossimi mesi il costo possa calare. Prendiamo quindi in considerazione un costo orientativo del kWh a 15 centesimi.
A questo punto bisogna moltiplicare 700 (cioè i kWh risparmiati in un anno) per 0,15 (cioè i 15 centesimi di euro). Così si ottiene il prodotto pari a 105, che corrispondono agli euro risparmiati durante un anno. E non è male. Si tratta di quasi il 10% della spesa media di una famiglia italiana. La media nel 2023 è stata di poco inferiore ai 3000 kWh all’anno. Con una spesa complessiva di circa 900 euro. Quest’anno i costi potrebbero essere maggiori. Si parla infatti di un esborso di 1.140 circa per le bollette del gas.
Ovviamente i prezzi possono variare a seconda del fornitore e della zona, ma questi sono i numeri generali. E per evitare bollette troppo salate, la prima cosa da fare è non esagerare con la temperatura dei caloriferi. Tenere i termosifoni troppo alti fa male alla salute, all’ambiente e al portafoglio.
100 euro di risparmio medio con un grado in meno nel riscaldamento
Basta sul serio abbassare di un solo grado il riscaldamento per conseguire un importante risparmio in bolletta: un grado, come abbiamo visto, può portare a tagliare dalla spesa almeno 100 euro. In alternativa, si potrebbe anche provare a ridurre le ore di accensione dei termosifoni. In questo senso, bastano sessanta minuti in meno al giorno per abbattere i costi di circa 35 euro in un anno.
Il risparmio si ottiene imparando anche a gestire meglio l’acqua calda. Si tratta di un comportamento etico: l’acqua è una risorsa preziosa, anche più del gas. Si è ripetuto più volte che il bagno caldo consuma molto più di una doccia, ma bisogna stare attenti anche a quanto tempo si passa sotto il soffione.
Riducendo di qualche minuto la durata della doccia (per esempio da sette minuti a cinque minuti) si risparmiano fino a 30 centesimi per ogni lavaggio! E se si decide si abbassare la temperatura di tre gradi si può risparmiare fino al 9% sulla spesa del gas. Tutto ciò sapendo di essersi comportati in modo responsabile nei confronti dell’ambiente.