Bce, oggi il cambio di consegne. Alla cerimonia incontro Merkel-Sarkozy

Pubblicato il 19 Ottobre 2011 - 17:46 OLTRE 6 MESI FA

FRANCOFORTE, 19 OTT – Tra le proteste di una trentina di indignados Jean-Claude Trichet ha passato le consegne al suo successore alla presidenza della Banca Centrale Europea, Mario Draghi.

La cerimonia ufficiale d’investitura  sarà anche l’occasione di un incontro tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel. I due leader europei potrebbero discutere di possibili soluzioni alla crisi del debito europeo, considerato che dovranno trovare una intesa da portare al vertice tra i leader europei di domenica prossima. Da questo summit cruciale sono attese nuove energiche misure contro la crisi sui debiti pubblici.

La Commissione Ue e la Bce dopo la crisi hanno ”chiesto un salto di qualita’ nella governance economica europea. Quella richiesta oggi sta trovando una risposta. Dobbiamo completare la nostra unione monetaria con una vera unione economica”. Lo ha detto José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, durante una cerimonia per il termine del mandato di Jean-Claude Trichet come presidente della Banca centrale europea.

”Conosco bene la qualità e la competenza professionale di Mario Draghi” – ha aggiunto Barroso parlando del nuovo presidente – ”non vediamo l’ora di lavorare con lei”. Parole di stima anche per Trichet, ha detto ”arrivederci, non addio” al francese. ”La sua eredità resta nel Dna della Bce”, a partire da quanto dimostrato dalla crisi, e cioè – ha detto Barroso – ”che le istituzioni europee devono avere indipendenza”, specie nel campo della stabilità dei prezzi e della disciplina fiscale.

Il discorso di Draghi. Come presidente della Bce, Jean-Claude Trichet si è trovato ad affrontare ”il compito e il periodo più difficile dalla sua creazione” e durante la crisi è stato ”il primo, il più veloce” ad agire.  Ma Jean-Claude Trichet, ha detto Draghi, continuerà ad essere una figura di riferimento in Europa. Draghi, ripercorrendo le carriere incrociatesi più volte come ad esempio nella scrittura del trattato di Maastricht, ha detto che dopo il Tesoro francese, poi la Banca di Francia e infine la Bce, Trichet continuerà ad esserci: ”Sono sicuro che avremo Jean-Claude Trichet in Europa”.

“Non ci può essere stabilità senza disciplina fiscale. La Bce con Trichet, ha detto Draghi, è diventata custode della disciplina fiscale. E non ci può essere stabilità senza disciplina fiscale”.

L’allarme di Van Rompuy. “La situazione economica sta peggiorando”, per questo la crisi può essere superata solo se “agiamo insieme e con decisione”. È il monito lanciato dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy nella lettera indirizzata ai capi di Stato e di governo dei 27 prima del vertice Ue di domenica. “La crescita sta rallentando in Europa e globalmente, in parte in sueguito ai rischi sul debito sovrano in certi paesi, che hanno anche un impatto sul settore bancario”, scrive ancora Van Rompuy ai 27, sottolineando che “questo ci impone di prendere tutte le misure richieste per consolidare i bilanci, ridurre i livelli di debito e preservare la stabilità finanziaria”. Allo stesso tempo, però, «è richiesta un’azione determinata anche per promuovere la creazione di posti di lavoro e una crescita sostenibile. Voi tutti sapete che ci troviamo ad affrontare sfide che possono scoraggiare» ma «possiamo superarle solo se agiamo insieme e con decisione”, ha sottolineato il presidente Ue, dicendosi «fiducioso” che il vertice a Bruxelles «insieme saremo in grado di essere all’altezza della situazione”.

La linea di Trichet. La linea la lancia il presidente uscente della Bce. Dopo il mercato unico e l’euro come moneta unica, occorre in Europa una vera unione economica, con “rigorosa sorveglianza sia delle politiche fiscali che delle politiche per la competitività” ha detto Jean-Claude Trichet nel suo discorso d’addio. “Il presente richiede un’azione immediata”, ha detto. La crisi europea, secondo il presidente uscente della Bce, richiede un triplice approccio. “Quello che è necessario è di chiarire una gestione della crisi su tre fronti: rinforzare la capacità dell’Efsf di assicurare la stabilità finanziaria, rafforzare i bilanci delle banche europee e lavorare ad un’appropriata soluzione della crisi greca con aggiustamenti a medio termine”.