ROMA – Niente crescita nell'Eurozona nel 2012, ma un arretramento dello 0,1%, secondo le previsioni degli economisti delle istituzioni finanziarie rilevate nel 'Survey of Professional Forecasters' della Banca centrale europea, che (sintetizzando le stime di 58 previsori esterni raccolte fra il 17 e il 20 gennaio) indica un taglio delle aspettative dal precedente +0,8%. Frena la crescita attesa per il 2013, al +1,1 dal precedente +1,6%. Ed e' stata rivista al rialzo la stima sull'inflazione 2012, all'1,9% dall'1,8%.
Dati riportati dal Bollettino mensile della Banca centrale, che prevede una ripresa economica ''molto graduale'' nel corso dell'anno, dopo aver indicato che ''e' probabile che nel quarto trimestre del 2011 la crescita del Pil in termini reali sia stata molto debole''.
E ammonisce: ''Una combinazione di riforme strutturali e disciplina di bilancio e' essenziale per promuovere la fiducia e instaurare un contesto favorevole alla crescita sostenibile''. Considerando tra le priorita' nell'Eurozona per le riforme strutturali, tema di stretta attualita' in Italia, una riduzione delle rigidita' del mercato del lavoro.
Per la Bce, ''per quanto concerne le politiche di bilancio, i governi di tutti i Paesi dell'area dell'euro devono continuare ad adoperarsi al massimo per assicurare la sostenibilità dei conti pubblici. E' fondamentale che tutti aderiscano agli obiettivi di bilancio annunciati per il 2012''.
Questo ''dovrebbe contribuire ad ancorare le aspettative su politiche di bilancio sane e a rafforzare la fiducia''. Con il rafforzamento delle regole a livello europeo e in singoli ordinamenti giuridici sono stati fatti ''passi importanti nella giusta direzione''.
Quanto alle riforme strutturali, ''sono fondamentali per potenziare la capacita' di aggiustamento e la competitivita' dei Paesi dell'area dell'euro, rafforzando quindi le prospettive di crescita e la creazione di posti di lavoro''. Servono ''riforme ambiziose e di ampia portata a favore della concorrenza nel mercato dei beni e servizi''. E ''al tempo stesso dovrebbero essere ridotte le rigidita' nel mercato del lavoro e dovrebbe essere accresciuta la flessibilita' salariale''.
In eurozona guardia alta anche sul fronte del credito: ''E' essenziale che i piani di ricapitalizzazione delle banche siano attuati senza produrre andamenti sfavorevoli per il finanziamento dell'attivita' economica'' in area euro, avverte il bollettino mensile.
''La solidita' dei bilanci bancari sara' un fattore chiave per agevolare una adeguata offerta di credito''. Prestiti a societa' non finanziarie e famiglie ''hanno continuato a ridursi'' a dicembre, e ci sono ''indicazioni di un ulteriore inasprimento delle condizioni per la concessione del credito da parte delle banche''. In attesa di poter misurare gli effetti delle misure straordinarie sulla liquidita', indica quindi la Bce, ''sara' indispensabile esaminare con attenzione i futuri andamenti del credito''.