ROMA – La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi dallo 0.5% allo 0.25%. Si tratta di una decisione arrivata assolutamente a sorpresa nel primo pomeriggio di giovedì 7 novembre. Mario Draghi, presidente della Bce, ha detto che i tassi resteranno così ancora a lungo. Draghi ha aggiunto anche che “è essenziale rafforzare la solidità”’ delle banche dell’Eurozona. I mercati, però, dopo una reazione di entusiasmo iniziale hanno chiuso in modo negativo. Giù invece lo spread btp-bung e la quotazione dell’euro sul dollaro.
Così il principale riferimento del costo del denaro cala a 0.25%, il nuovo minimo storico. L’Eurotower ha abbassato allo 0,75% il tasso marginale all’1% e lasciato invariato quello sui depositi a zero.
Il 10 ottobre, nell’ultimo bollettino, la Bce aveva parlato di tassi destinati a restare “bassi a lungo”. Nessuno, però, aveva messo in preventivo un ulteriore taglio.
La reazione delle Borse. All’annuncio della Bce c’è stata l’mmediata la reazione dei mercati finanziari, con i listini – incerti fino all’annuncio dell’Eurotower – che hanno accelerato al rialzo. L’entusiasmo, però, è durato poco: Milano, ha girato subito in negativo e ha chiuso con un -2.07% che la rende maglia nera nella Ue. Male anche gli altri listini: Parigi cede lo 0,14% e Londra lo 0,66%. Solo Francoforte chiude in rialzo dello 0.44%.
Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi è sceso subito sotto quota 240, attestandosi a 238 punti. Quotazione tenuta più o meno stabile fino alla chiusura.
Euro in brusca discesa dopo il taglio dei tassi della Bce. La moneta unica segna ora quota 1,335 sul dollaro rispetto a 1,3507 prima del taglio (-1%). In calo anche sulla sterlina a 0,8312 da 0,841, ai minimi da gennaio. Sullo yen è a 132, contro i 133,3 precedenti alla decisione di Francoforte.
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