Bce, Trichet: “E’ fondamentale correggere il deficit. Occorrono misure più chiare”

Pubblicato il 19 Aprile 2010 - 19:52 OLTRE 6 MESI FA

 “E’ di fondamentale importanza che i programmi di stabilità di ciascun Paese membro dell’euro siano sostenuti da misure di correzione ben definite”. A sottolinearlo è il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet.

Il capo della Bce nell’introduzione al rapporto 2009 dell’Eurotower chiede, dopo il peggioramento “molto significativo” dei bilanci nel 2009, un aggiustamento “in linea con le rispettive procedure di deficit eccessivo” che “definisca chiaramente” l’exit strategy dalle misure straordinarie adottate contro la crisi, “con particolare attenzione alla spesa”.

“Ripresa a rischio”. “La ripresa dell’economia globale rischia di subire qualche perdita di slancio nei prossimi trimestri”, fa sapere la Banca Centrale Europea ricordando che alcuni dei fattori che hanno comportato l’attuale ripresa dell’economia globale non dureranno, e che occorre evitare atteggiamenti protezionistici come quelli che causarono la Grande Depressione.

“Italia e Germania meglio di altri Paesi”. Con il tasso di disoccupazione balzato oltre il 10% in Eurolandia ai massimi di un decennio, Italia e Germania se la sono cavata meglio di altri Paesi, grazie soprattutto al ricorso alla cassa integrazione – aggiunge la Bce – secondo cui fra i Sedici “permangono ampie differenze, con diversi paesi (in particolare Irlanda e Spagna) che hanno visto forti aumenti dei rispettivi tassi di disoccupazione, e altri con incrementi modesti nonostante ampie cadute della produzione (soprattutto Germania e Italia).

Il divario tra i Paesi membri. Senza dubbio – rileva la Bce – parte del divario si spiega con il forte aggiustamento della bolla immobiliare, dove Irlanda e Spagna hanno subito una “acuta contrazione” del settore edilizio. Ma giocano anche un ruolo “le diverse realtà istituzionali” e le “risposte alla recessione”, “l’ampio ricorso a  una crescente flessibilità nelle ore lavorate, specie nei settori industriali di Germania e Italia – spiega la Bce – ha aiutato a rallentare il rialzo della disoccupazione”.