Befera: “Tasse più basse con i soldi dei furbetti”

Pubblicato il 23 Marzo 2012 - 09:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Giu' le tasse utilizzando i proventi della lotta all'evasione fiscale. La proposta arriva da Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle Entrate, che in un'intervista al Giornale confida di riporre fiducia nella delega fiscale che dovrebbe arrivare oggi in Consiglio dei ministri: ''abbiamo un sistema che risale agli anni Settanta – dice – e lascia troppi spazi per l'elusione e l'evasione. Una delega che aggiorni e semplifichi non puo' che essere ben vista dall'Agenzia dell'entrate''.

''La complessita' del fisco – spiega – rende piu' difficile il nostro lavoro e aumenta i costi amministrativi per le imprese''. ''Da cittadino – precisa – rispondo che sarebbe utile utilizzare per la riduzione delle imposte i proventi del recupero dell'evasione'', cosa che ''contribuirebbe anche a cambiare il modo di pensare, non considerando piu' un furbo chi evade''.

Il nuovo redditometro, annuncia Befera, partira' a maggio: ''metteremo a disposizione dei contribuenti il software per capire se sono tra i soggetti che possono avere un controllo da parte nostra. Ma quando l'accertamento sintetico rileva un gap tra reddito dichiarato e reddito speso, questo non significa assolutamente che siamo di fronte a un evasore''.

Inoltre, sottolinea, lo strumento ''non misura le spese voluttuarie o quelle indicative di ricchezza. Il fisco e' a favore della ricchezza, non contro. Piu' si e' ricchi, piu' si consuma, piu' si crea Pil, piu' si pagano imposte. Ben venga chi compra grandi automobili: ha mosso l'industria e ha pagato l'Iva''.

Befera ricorda come dal 2008 sia aumentato il recupero dell'evasione, passando ''da quasi sette miliardi di euro agli oltre 12 di quest'anno, anche grazie a provvedimenti normativi presi da tutti i governi che si sono succeduti in questi anni''. Oggi, aggiunge, ''Equitalia soffre il fatto di essere l'ultimo tassello di una filiera. Riscuote e risente di tutti gli errori che si fanno a monte''.