ROMA – Beni Stabili. 2013 solido, 2014 sorprese positive. Alberto Nosari report. C’è Beni Stabili, protagonista del mercato immobiliare italiano, all’esame della Lettera all’Investitore di questa settimana (leggi qui), il report online di Alberto Nosari, bilancio 2013 e prospetti per il 2014. Il 2013 si è chiuso con ricavi da affitti in crescita a 232 milioni, un Ebit stabile a 97 milioni e un risultato netto in rosso per quattro milioni per il leggero repricing del portafoglio immobiliare.
La generazione di cassa si è fissata a 98 milioni salvaguardando il rapporto debiti/portafoglio al di sotto del 50 per cento lungo un itinerario che dovrebbe portarlo al 45 per cento nel medio temine. Risultati dai quali emerge la complessità dello scenario di riferimento, ma anche la forza di un gruppo che dovrebbe poter cogliere le opportunità che il mutato scenario dovrebbe offrire. È doveroso ricordare al riguardo che le recenti vicende politiche, con l’approdo di Matteo Renzi alla guida del Governo del nostro Paese, potrebbe apportare ulteriori stimoli al trend delineato generando quella scossa necessaria per dare un’accelerazione all’uscita dalla recessione.
Lo scenario che si sta delineando dovrebbe essere quindi di conforto sulla possibile evoluzione dei conti poiché le attese sono indirizzate a una possibile accelerazione di un recupero che si conferma di lungo periodo. Questo in quanto i valori potrebbero essere migliori delle attese se Renzi riuscirà a imprimere nuova energia. Il punto di minimo dovrebbe in sostanza essere alle spalle, ma il 2014 resterà un esercizio di transizione, anche se l’intonazione dovrebbe essere positiva proprio perché il peggio è passato e ora potrebbe intervenire pure un’accelerazione, salvo il sopraggiungere di fattori straordinari a oggi non ipotizzabili.
Beni Stabili dovrebbe comunque completare nell’esercizio in corso i progetti di ristrutturazione di Milano San Nicolao e di Roma in via dell’Arte, mantenendo nel contempo il focus sul turn over del portafoglio con vendite attese al di sopra dei 150 milioni. E se non ci saranno sorprese dovrebbe pure rafforzarsi l’atteso miglioramento nel risultato netto ricorrente