Benzina, altro record: 1,918. Stangata su ponti primavera

ROMA, 23 APR – Stangata in arrivo per le famiglie in partenza per i ponti di primavera. La benzina continua a salire e tocca il nuovo record di 1,918 euro al litro, portando il prezzo di un pieno per una macchina di media cilindrata a ben 96 euro, contro i circa 80 dello stesso periodo dello scorso anno: in dodici mesi l'incremento e' dunque di un 20% tondo tondo.

Il record di oggi spetta alla Shell che, secondo le rilevazioni di Staffetta quotidiana, ha portato il prezzo della verde a 1,918 euro al litro, subito seguita dalla Q8, ferma un millesimo prima, a 1,917. A parziale consolazione c'e' l'andamento in controtendenza del diesel, con i ribassi annunciati da Eni, Esso e Shell, che hanno ridotto i prezzi consigliati di 0,5 centesimi al litro: il prezzo massimo si attesta cosi' a 1,788 euro.

Contro gli aumenti e' subito insorto il Codacons, che dava per scontato un ulteriore rincaro in prossimita' dei ponti del 25 aprile e 1 maggio: ''Il calo delle quotazioni del petrolio registrato oggi – osserva l'associazione dei consumatori -, al quale avrebbe dovuto corrispondere una riduzione dei prezzi della benzina alla pompa che, al contrario, sono saliti, non puo' non far nascere il sospetto di speculazioni legate ai viaggi degli italiani''. Oltre tutto, prosegue il Codacons, ''a causa dei prezzi dei carburanti oramai insostenibili, il 20% delle famiglie rinuncera' a spostarsi per gite fuori porta e viaggi brevi'', mettendo ancora una volta il freno a consumi scesi gia' a picco.

Ma quello dei prezzi non e' l'unico fronte aperto: gli automobilisti, stando a quanto afferma la Faib-Confesercenti, si troveranno presto ad affrontare un ulteriore problema, quello dei pagamenti. L'associazione dei gestori considera infatti ''grave e inaccettabile'' il comportamento di alcune banche in merito alle transazioni inferiori a 100 euro che, se eseguite con carte di pagamento, non dovrebbero prevedere un costo aggiuntivo. Secondo la Faib, infatti, ''con decisione unilaterale'' gli istituti hanno interrotto il servizio. ''Chiediamo all'Abi – conclude l'associazione – di intervenire al fine di evitare che questi comportamenti continuino in un momento gia' drammatico per le imprese e per i cittadini''.

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