ROMA – Benzina, non rinnovata la tassa da 75 milioni. Prima volta dal 1936. Il 2015 segna una data a suo modo storica: per la prima volta dalla guerra di Etiopia (1936) non viene rinnovato l’aumento della tassa sui carburanti, la classica accisa.
Per i consumatori un risparmio di 75 milioni di euro, corrispondente a un mancato gettito fiscale equivalente. Per la prima volta in assoluto, cioè, un governo non ha reso stabile l’aumento di un aumento diventato fisso nei decenni. Talmente storica la notizia, e inaspettata, che qualcuno ipotizza piuttosto una dimenticanza che una vera volontà di voltare pagina.
Come ha rilevato la «Staffetta petrolifera» (storica pubblicazione del mondo dell’energia) negli ultimi vent’anni solo in due occasioni (nel 1999 e nel 2008) le accise sono state ridotte, a fronte invece di sedici aumenti. Ma in entrambi i casi si trattava di provvedimenti finalizzati solo a «sterilizzare» l’aumento del gettito Iva dovuto all’incremento dei prezzi di benzina e gasolio, e non della scadenza di una misura «temporanea», (questa volta contenuta nel decreto del «Fare» adottato nel 2013 dal governo Letta). (Corriere della Sera)
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