NEW YORK – Licenziamento di 4500 dipendenti, circa un terzo dei suoi posti di lavoro nel mondo, e il secondo trimestre del 2013 che chiude con perdite per circa 950 milioni di dollari su 1,6 miliardi di dollari di ricavi. Questo l’annuncio di Blackberry che ha fatto affondare il titolo in Borsa, con le azioni che a Wall Street hanno perso oltre il 22 % per poi chiudere in calo del 17% il 20 settembre.
A caccia del rilancio Blackberry sta valutando le opzioni strategiche. Ma il deteriorarsi della situazione, secondo alcuni analisti, potrebbe complicare un eventuale processo di vendita. Il nuovo Blackberry non ha avuto l’atteso successo: nell’ultimo trimestre la società ha venduto 3,7 milioni di cellulari, ma la maggior parte delle vendite ha interessato modelli vecchi, non i nuovi che montano il sistema operativo Blackerry 10.
Un trend che spinge l’azienda a ridurre la propria offerta, limitandola a quattro modelli e non più sei. La società si impegna anche a ridurre le proprie spese operative del 50% entro la fine del primo trimestre del 2015: “Stiamo mettendo in atto difficili ma necessarie modifiche operative per posizionarci in un’industria matura e più competitiva” afferma l’amministratore delegato di Blackberry, Thorsten Heins.
Leader del mercato fino a qualche anno fa, Blackberry non è riuscita a tenere il passo della concorrenza e ha visto le proprie quote di mercato ridursi, passando dal 50% al 3% nel mercato americane. I titoli di Blackberry sono passati da 200 dollari per azione a meno di 10 dollari per azione. L’accordo Microsoft-Nokia ha aumentato la pressione su Blackberry, con Redmond che era considerata una sua papabile acquirente. Ogni eventuale vendita di Blackberry includerà probabilmente più di un acquirente, ognuno interessato a rilevare una parte della società.