Bloccati i bitcoin europei e italiani. Qualcuno ha rubato 5 milioni

Bloccati i bitcoin europei e italiani. Qualcuno ha rubato 5 milioni
Bloccati i bitcoin europei e italiani. Qualcuno ha rubato 5 milioni

LONDRA – Chi possiede bitcoin nella piattaforma europea Bitstamp non può né ritirarli né venderli. Colpa di un hacker che il 4 gennaio ha rubato 5 milioni di dollari in bitcoin da uno dei portafogli gestiti dalla società slovena con sede in Gran Bretagna. In pratica tutti i bitcoin europei (anche quelli italiani) sono al momento completamente bloccati. Il fondatore Nejc Kodric è perciò corso ai ripari, congelando tutti i depositi e assicurando che tutte le transazioni precedenti al 4 gennaio sono ora conservate offline in un server senza collegamento a Internet e su carta, l’unica tecnologia a prova di hacker.

Risultato: il sito è momentaneamente inaccessibile. Ma sul futuro dei Bitcoin si affacciano nuove paure, a quasi un anno dal crac rovinoso di Mt Gox, la principale Borsa di Bitcoin in Giappone, costato 450 milioni.

Spiega Massimo Sideri sul Corriere della Sera

In Asia, fino a un anno fa il principale mercato, le transazioni sono crollate dopo il crac di Mt Gox e dopo che la Bank of China ha vietato le transazioni in bitcoin per le banche. Secondo Bloomberg in Bitstamp Ltd, società basata in Slovenia con sede legale in Gran Bretagna al 5 Jupiter House, Calleva Park, Reading, ha investito Pantera capital Management Lp, un hedge fund. Nejc Kodric ha postato su Twitter che è a Las Vegas per il Ces, la principale fiera dell’elettronica. Invero, oltre che essere acquistati, i bitcoin potrebbero essere prodotti direttamente con l’attività di mining (è previsto fin dall’inizio che il numero massimo di monete in circolazione debba essere 21 milioni, ora siamo circa a metà). Ma per il singolo è un’attività anti-economica visto che i computer devono risolvere via via dei rebus sempre più complessi ed energivori. Un pc acceso 24 ore su 24 e usato dal Corriere come test ha prodotto circa 3-5 centesimi di euro al giorno. Ma un computer consuma in media 30 watt/ora e moltiplicando per 24 si ottengono 720 w/ora ovvero 0,72 kwh. Per un kwh un consumatore domestico spende circa 17 centesimi, quindi per 24 ore si spendono 12-13 centesimi di euro. Bilancio in rosso: un algoritmo può creare ma un algoritmo può anche distruggere.

E in Europa, considerato il terzo mercato al mondo, le cose non stanno andando meglio: ai problemi di sicurezza si aggiunge poi una fase di forte ripensamento legata anche al valore della cryptomoneta. Al suo picco massimo, sulla piattaforma Mt Gox una moneta virtuale era quotata a 1.240 dollari. Oggi il suo valore è precipitato a 275 dollari, al Coindesk. Un tracollo, verificatosi nel corso del 2014, che porta alcuni osservatori a definire il 2015 come anno cruciale per la cybermoneta e la sua sopravvivenza è ritenuta a forte rischio.

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