
Il costo elevato dell'acqua in Italia - blitzquotidiano.it
Costo elevato della bolletta dell’acqua: in questa città può arrivare fino a 917 euro. Un aumento notevole con il malcontento di tutti.
L’analisi delle bollette dell’acqua in Italia rivela un quadro complesso e variegato, spesso trascurato rispetto ad altre spese energetiche come luce e gas. Con l’aumento generalizzato dei costi, è fondamentale comprendere quanto incida questo servizio sulle finanze delle famiglie italiane. Secondo il recente Rapporto sul servizio idrico integrato di Cittadinanzattiva, nel 2024 si registra un incremento del 4% rispetto all’anno precedente, portando il costo medio annuale per una famiglia di tre persone a circa 500 euro. Questo dato, sebbene possa sembrare contenuto, si inserisce in un trend di crescita che ha visto un aumento complessivo del 23% dal 2019.
Differenze regionali nei costi dell’acqua
Il costo dell’acqua da avere in casa, una necessità basilare da cui non si può prescindere, in alcune città d’Italia può incidere in modo davvero considerevole sulle spese familiari diventando talvolta insostenibile.
Le disparità tra le diverse Regioni italiane sono notevoli. La Toscana, con una bolletta annuale media di 748 euro, si colloca al primo posto della classifica, mentre il Molise, con soli 234 euro, rappresenta l’estremo opposto. Questa differenza di oltre 500 euro mette in luce le disparità economiche presenti nel Paese.

La classifica delle Regioni con i costi dell’acqua più elevati è la seguente:
- Toscana: 748 euro
- Umbria: 634 euro
- Marche: 613 euro
- Lazio: 568 euro
- Emilia-Romagna: 563 euro
- Sardegna: 532 euro
- Puglia: 519 euro
- Liguria: 516 euro
- Sicilia: 498 euro
- Abruzzo: 482 euro
- Veneto: 459 euro
- Friuli-Venezia Giulia: 455 euro
- Piemonte: 449 euro
- Basilicata: 434 euro
- Lombardia: 388 euro
- Calabria: 357 euro
- Campania: 337 euro
- Trentino-Alto Adige: 289 euro
- Molise: 234 euro
Aumenti e diminuzioni delle tariffe
Analizzando i rincari rispetto all’anno precedente, l’Emilia-Romagna e l’Abruzzo si distinguono per gli aumenti più significativi, con rispettivi incrementi dell’8,8% e 8,5%. In controtendenza, Basilicata e Sardegna hanno visto lievi diminuzioni, rispettivamente dello 0,3% e dello 0,2%.
Le fluttuazioni non si limitano solo alle Regioni, ma si osservano anche all’interno delle stesse. Ad esempio, nel Lazio, si registra una disparità di ben 547 euro tra Latina e Frosinone, con quest’ultima che detiene il primato negativo con una bolletta di 917 euro, un aumento di 50 euro rispetto all’anno precedente. Al contrario, Milano si distingue come la città con la bolletta più economica, con soli 185 euro all’anno, grazie a politiche di gestione più efficienti.
Questi dati evidenziano l’importanza di una gestione oculata delle risorse idriche e la necessità di politiche più sostenibili e giuste in tutto il Paese. Il servizio idrico integrato non si limita a essere una questione di prezzi, ma coinvolge anche la sostenibilità ambientale e la qualità del servizio offerto ai cittadini. È cruciale che le autorità competenti considerino questi aspetti per garantire un servizio equo e sostenibile per tutti.