Bolletta dell’acqua, nuova Imu? Costo raddoppiato in 3 anni

Bolletta dell'acqua, nuova Imu? Costo raddoppiato in 3 anni
Foto d’archivio

ROMA – La bolletta dell’acqua è la nuova Imu? In tre anni i costi sono raddoppiati in diversi Comuni italiani. Alessio Agliardi, vice presidente di Appe Confedilizia Bergamo, dati alla mano lancia l’allarme sul costo dell’acqua, bacchettando Uniacque che, raddoppiando i costi in regime di monopolio, ha costruito un utile di quasi 23 milioni.

Alessio Agliardi spiega su Bergamo News:

“In questi giorni si discute dell’ennesima riforma delle tasse locali per avere una tassa unica sulla proprietà immobiliare. Il timore è che non solo le tasse non verranno diminuite, né nel numero né negli importi, ma ve ne saranno di nuove mascherate sotto altri nomi”.

Quindi Agliardi riporta qualche dato:

Il costo dell’acqua è aumentato dai circa 0,65 euro al Mq. del 2011 (Gestione BAS SII) ai circa 1,30 dell’attuale gestione Uniacque. In pratica dal 2011 al 2014 è raddoppiato il costo dell’acqua.

Scorrendo il Bilancio 2013 pubblicato sul sito di Uniacque si legge che il totale del valore della produzione 2013 è pari a 95.140.020 euro, rispetto all’anno 2012 che risultava essere di 66.046.395 euro. Utili ante imposte 2013 di 22.874.037 euro (anno 2012 4.942.468 euro).

Ma non solo Bergamo, anche ad Enna il problema legato ai costi della bolletta dell’acqua si fa sempre più pressante, coinvolgendo sempre più Comuni. Sul sito ViviEnna si legge:

A testimoniare come il problema sia diventato ormai una croce per migliaia di utenti sono stati ieri i rappresentanti dei comitati cittadini che, provenienti da diciannove comuni, si sono incontrati presso la sede di Mondoperaio per discutere sui due aspetti «molto importanti che riguardano la richiesta del deposito cauzionale e le partite pregresse, conguaglio 2005-2010».

«La prima richiesta – ha detto il coordinatore dei comitati, Carlo Garofalo – è stata fatta ad aprile-maggio scorso nel silenzio più assoluto dei sindaci, mentre l’altra è stata approvata a maggioranza dagli stessi in quanto soci dell’Ato. Sul deposito cauzionale dopo l’incontro in prefettura tra prefetto, sindaci e Acquaenna nel quale si decise di sospendere il pagamento sino al 31 ottobre nell’attesa che si fosse chiarita la legittimità di tale pretesa, a tutt’oggi non abbiamo avuto nessuna risposta. Intanto però agli utenti incominciano ad arrivare le diffide da parte del gestore. Ora chiediamo al prefetto, che dovrebbe essere il garante del territorio, e agli stessi sindaci cosa hanno fatto da giugno ad oggi. Hanno approfondito la situazione legale? La pretesa di Acquaenna del deposito cauzionale è legittima oppure no?».

Da Enna ci spostiamo in Sardegna con l’Unione Sarda che spiega:

I Comuni sardi che hanno deciso di non aderire ad Abbanoa non hanno stabilito le tariffe idriche, lo farà l’Authority d’ufficio.

Acqua pesante per 28 Comuni sardi che non hanno aderito ad Abbanoa. L’Autorità nazionale per il servizio idrico ha deciso di aumentare d’ufficio le tariffe a causa di una serie di inadempienze dei sindaci.

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