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Il governo pronto a intervenire contro il caro bollette – blitzquotidiano.it
Rincari in bolletta: il Governo si prepara a intervenire con sconti per alleggerire i costi sostenuti dalle famiglie: chi potrà beneficiarne.
È atteso il decreto contro il caro bollette da parte del Consiglio dei Ministri. La prima bozza della misura giunta sul tavolo del Cdm è stata “bocciata” dalla premier Meloni, che l’ha giudicata insufficiente per supportare le fasce economicamente più vulnerabili della popolazione. Per questo motivo i tecnici sono al lavoro per definire un decreto con misure “potenziate”.
Tra le ipotesi al vaglio dell’esecutivo c’è un ritocco alle soglie ISEE, acronimo che sta per Indicatore della situazione economica equivalente e che serve a misurare la condizione economica di una famiglia. Si parla di mettere mano al limite che permette di accedere al bonus sociale, lo sconto automatico sulle bollette dell’energia regolato da Arera. Insomma: sono in arrivo bollette più leggere.
Bollette energetiche: ecco chi potrà usufruire degli sconti del governo
L’idea del governo è quella di alzare la soglia ISEE utile ad accedere al bonus sociale, passando dagli attuali 9.530 euro a 15.000 o anche 20.000 euro. Il problema resta soprattutto quello di reperire le risorse. Con un tetto massimo ISEE a 20.000 euro la platea dei beneficiari risulterebbe praticamente raddoppiata e servirebbero ben più dei 3 miliardi finora ipotizzati.
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Un’altra ipotesi è quella di dimezzare la durata del beneficio: non più sei mesi ma tre, nella speranza che nel frattempo il clima migliori e calino i prezzi delle materie prime. L’Italia ha un forte problema di dipendenza dal gas, tanto che anche il prezzo dell’elettricità è condizionato da quello del gas. Ne conseguono costi troppo alti che rischiano di compromettere la competitività delle imprese.
Si tratta di un problema strutturale, certo non risolvibile con un decreto legge della durata di pochi mesi. Misure come queste possono fungere al massimo da tampone. Ma per chiudere una falla come questa serviranno interventi e soluzioni di lungo termine. Proprio su questo versante insistono le opposizioni, che chiedono progetti di lunga durata, nn interventi-tampone.
Qualcuno ha avanzato la proposta di tassare le imprese energetiche che stanno realizzando extra profitti sul rincaro dei prezzi. Parliamo di guadagni nell’ordine dei 40 miliardi di euro nell’ultimo biennio, come ha sottolineato Chiara Appendino, vicepresidente del Movimento Cinque Stelle. Ma c’è anche chi propone soluzioni differenti per calmierare le bollette energetiche.
Ad esempio non manca chi vuole legare a un taglio delle bollette le concessioni idroelettriche o chi vede con favore la riapertura del discorso del nucleare nel nostro Paese. Si tratta di un progetto che avrebbe bisogno di diversi anni per essere realizzato ma che di certo guadagnerebbe all’Italia la tanto sospirata autonomia in campo energetico.