Economia

Bonus affitto per chi ha problemi di salute: come approfittare della svolta sociale

Le persone con problemi di salute hanno diritto a dei bonus affitto: agevolazioni per la locazione, anche in caso di recesso e sfratto.

In presenza di condizioni di salute giudicate gravi o particolari, lo Stato può concedere ai soggetti in difficoltà delle agevolazioni fiscali e dei benefici. Si va dall’esenzione dal ticket sanitario ad aiuti economici o permessi speciali sul lavoro. L’esenzione del ticket è per esempio riconosciuta a chi soffre di patologie croniche o rare, ha un’invalidità accertata o ha subito una diagnosi di tumore. Laddove i problemi di salute siano gravi e vengano classificati come forma di disabilità è possibile godere dei benefici regolati dalla legge 104.

Le persone con disabilità e i nuclei familiari con un membro disabile possono per esempio ottenere importanti agevolazioni nell’acquisto di un immobile residenziale. Sono poi previsti anche degli aiuti accessori per la ristrutturazione della casa. Simili misure di sostegno si esplicano sotto forma di mutui agevolati, sia in termini di durata che di importo. Inoltre, i beneficiari di 104 hanno anche la possibilità di recuperare in dichiarazione dei redditi parte della spesa per interventi di miglioramento strutturale ed energetico della casa.

Sono anche disponibili finanziamenti specifici per l’acquisto di attrezzature particolari, utili ai disabili. Come sollevatori, montascale, porte scorrevoli automatiche, rampe di discesa e sensori. Detto ciò, la normativa attuale non prevede alcun tipo di bonus particolare dedicato all’affitto per i disabili o per chi soffre di gravi problemi di salute.

Persone con problemi di salute e affitto: esiste un bonus da sfruttare?

Il supporto state è possibile solo in base a criteri economici, quindi per questioni scollegate dalla salute. In questo senso, coloro che versano in situazioni di precarietà fisica possono beneficiare delle stesse detrazioni fiscali concesse ai sani. Gli aiuti in questione possono arrivare a 495,80 euro, se il reddito è sotto i 15.493,71 euro.

Persone con problemi di salute e affitto: esiste un bonus da sfruttare? – blitzquotidiano.it

Il supporto arriva invece a un massimo di 274,90 euro per redditi compresi tra 15.493,71 e 30.987,41 euro. Anche a livello di doveri da rispettare, le persone gravemente ammalate o disabili devono rispettare le condizioni contrattuali standard imposte nei rapporti fra locatore e locatario. Non ci sono dunque vantaggi specifici. Nessuna agevolazione e nessuna concessione particolare.

Anche se nell’istituto di locazione non si rivelano agevolazioni particolari per le persone disabili o con gravi problemi di salute, laddove si presenti il caso della cessazione del rapporto tra locatario disabile e locatore, per gli ammalati gravi disabili è, in teoria, consentita la possibilità di un recesso facilitato. La salute precaria può infatti essere interpretata come una motivazione grave e inderogabile per la chiusura anticipata del contratto, compatibilmente con quanto afferma la legge n. 431/1998.

Recesso, sfratto e agevolazioni nei contratti di affitto

Anche quando si parla di sfratti, ovvero della possibilità di procedere con la riconsegna dell’immobile dal locatario disabile o gravemente ammalato al locatore, la legge non istituisce protocolli specifici. Tuttavia, la giurisprudenza estende i termini per permettere agli inquilini con problemi di salute in affitto di sistemare i pagamenti in ritardo.

Recesso, sfratto e agevolazioni nei contratti di affitto – blitzquotidiano.it

Se un affittuario disabile o gravemente malato è inadempiente, il giudice può concedergli una proroga. Bisogna però che il ritardo nei pagamenti non superi i due mesi (a causa di difficoltà economiche indipendenti dalla sua volontà). Con questo prolungamento del periodo di pagamento (non superiore a 120 giorni) è possibile dunque evitare lo sfratto.

Alcune sentenze hanno poi stabilito che l’azione di sfratto possa essere posticipata fino a 18 mesi se l’inquilino rientra in specifiche categorie. Vale a dire se ha una disabilità accertata o è un malato terminale. Nelle controversie tra le parti collegate ad abusi e cattiva gestione dell’immobile dato in affitto, la malattia dell’affittuario può essere interpretata come aggravante in caso di inadempienze contrattuali del locatore.

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Giuseppe Franza