Era atteso per il 2024, ma del bonus animali domestici promesso dal Governo Meloni non c’è ancora traccia… Che cosa succede?
La misura è stata introdotta nella Legge di Bilancio 2024, ma di fatto non è arrivato ancora il decreto attuativo. Nessuno ha insomma ancora stabilito importi e modalità di richiesta. Secondo quanto riferito nei mesi scorsi, i ministeri coinvolti non hanno ancora avuto modo di confrontarsi con le Regioni e con le province autonome per decidere come far arrivare il bonus ai beneficiari. Dopo un lungo silenzio, il bonus animali domestici è tornato in auge quando è stato citato nel Decreto Anziani di marzo scorso.
In quell’occasione è spuntata un’indicazione delle tempistiche: il ministero della salute ha parlato di dettagli da limare entro sei mesi. Tutti aspettavano quindi con ansia l’inizio di settembre per saperne di più. Settembre è però già vicino alla sua fine e sul bonus animali domestici nessuna novità.
Di cosa parliamo? Il Governo si è sbilanciato a parole sull’istituzione di un fondo destinato a sostenere i proprietari di animali domestici (nel decreto definiti “d’affezione“) nel pagamento di visite veterinarie e operazioni chirurgiche o per l’acquisto di farmaci. Non tutti i proprietari di animaletti possono richiederlo. Il bonus è destinato a contribuenti con un ISEE al di sotto dei 16.215 euro e con più di sessantacinque anni di età.
Il mistero del bonus animali domestici: quando arriverà davvero?
Molte sono le domande ancora senza risposta. La prima: da quando sarà possibile richiedere il bonus? La seconda: quali saranno i passaggi da seguire per ottenere l’aiuto? Nonostante la legge di Bilancio 2024 abbia già destinato al fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione circa 750.000 euro da suddividere in parti uguali in tre annualità, cioè dal 2024 al 2026, il bonus non può, al momento, essere richiesto visto che dal Ministero della Salute nessuno ha emanato il decreto attuativo. Eppure sono già stati superati abbondantemente i novanta giorni di tempo concessi per la pubblicazione.
Pare dunque che il fondo sia stato stanziato davvero. E che la Ragioneria di Stato abbia dato il suo ok. La somma totale da spendere è nota. Noti anche i requisiti degli aventi diritto. Mancano però i chiarimenti sulle modalità da seguire per richiedere il bonus, non si sa niente delle tempistiche e della somma precisa che spetterà a ogni richiedente.
Non è escluso che la misura possa slittare al 2025. Si può forse bypassare il problema. A livello regionale ci sono infatti parecchie agevolazioni per sostenere le spese veterinarie. E, a livello nazionale, tutti possono usufruire della detrazione IRPEF entro i limiti massimi consentiti (in una percentuale pari al 19% delle spese sostenute).