Bonus asilo nido, cos’è e come funziona: importi, requisiti, scadenze e come inviare la domanda

L’Inps ha finalmente aperto le domande per il bonus asilo nido, fornendo tutte le informazioni necessarie per richiedere il rimborso delle spese sostenute nel corso del 2024. È possibile presentare la domanda entro il 31 dicembre. Inoltre, il messaggio dell’Inps riepiloga le novità introdotte quest’anno, tra cui la più significativa è il potenziamento del contributo per l’asilo nido, riservato però ai figli successivi al primo, con un aumento di 600 euro annui. Con l’apertura delle procedure da parte dell’Inps, è possibile avviare le richieste di contributo. È importante notare che il rimborso può essere richiesto solo per i figli già iscritti all’asilo nido e per cui sia stata effettuata almeno una retta. 

Cos’è e come funziona il bonus asilo nido

Il bonus è un sostegno alle famiglie per coprire parte delle spese di retta degli asili nido, facilitando la conciliazione tra vita familiare e lavorativa. Introdotta nel 2016, questa forma di aiuto è stata confermata dalla Legge di Bilancio 2024 fino al 31 dicembre prossimo.

Il sussidio copre:

  • il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati dagli enti locali;
    l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione, in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Gli importi del bonus asilo nido

L’importo del rimborso varia a seconda dell’Isee e per il 2024 è stato gradualmente elevato. I valori di cui tener conto, quindi, sono i seguenti:

  • un massimo di 3mila euro (dieci rate da 272,73 euro e una da 272,70 euro) con ISEE minorenni in corso di validità fino a 25.000,99 euro;
    massimo di 2.500 euro (dieci rate da 227,27 euro e una da 227,30 euro) con ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro;
    un massimo di 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) nelle seguenti ipotesi: ISEE minorenni oltre la predetta soglia di 40 mila euro, assenza di ISEE minorenni, ISEE con omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati, ISEE discordante, ISEE minorenni non calcolabile.

La maggiorazione dal secondo figlio

In quanto alle novità per il 2024 la legge di Bilancio ha rivisto gli importi, ma l’aumento riguarderà solo i nuclei familiari con questi requisiti:

  • nuovi nati a decorrere dal 1° gennaio 2024;
    presenza di almeno un figlio di età inferiore ai 10 anni e un ISEE minorenni regolare fino a 40 mila euro.

Per chi soddisfa entrambe le condizioni il nuovo importo del bonus è elevato a un importo pari a 2.100 euro e si hanno, pertanto, i seguenti importi massimi:

  • 3.600 euro (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro) con ISEE minorenni in corso di validità fino a 40.000 euro;
    1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) con ISEE minorenni superiore a 40.000 euro.

L’importo massimo di 1.500 euro spetta, nelle ipotesi di assenza di ISEE minorenni, ISEE recante omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati, ISEE discordante.

Requisiti e scadenze

L’Inps ha confermato la procedura di inserimento delle domande di bonus asilo nido per quest’anno e ne ha stabilito la scadenza che sarà entro non oltre il 31 dicembre del 2024. Le condizioni per accedere all’agevolazione sono:

  • la richiesta deve arrivare da chi sostiene direttamente il pagamento della retta;
    questo soggetto deve appartenere al medesimo nucleo familiare del minore;
    nel caso del contributo per l’assistenza domiciliare, la residenza del bambino o della bambina e del genitore che richiede l’agevolazione devono coincidere.

Possono fare domanda per il Bonus asilo nido anche:

  • stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati a cittadino italiano;
    titolari di Carta blu, “lavoratore altamente qualificato”;
    lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quale gli accordi euromediterranei tra l’Unione europea e questi Paesi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
    lavoratori autonomi titolari di permesso, per il quale l’inclusione tra i potenziali beneficiari è motivata dalla circostanza che la norma non discrimina il lavoro autonomo da quello dipendente;
    persone in possesso dei seguenti permessi: lavoro subordinato di durata almeno semestrale;
    lavoro stagionale di durata almeno semestrale; assistenza minori; protezione speciale; casi speciali; residenza in Italia.

Come inviare la domanda

Serve l’ISEE in corso di validità, documentazione che attesta la frequenza dell’asilo nido o, nel caso di assistenza domiciliare per patologie, la documentazione medica necessaria. La domanda deve essere presentata online quindi si dovrà accedere al portale dell’Inps, con le proprie le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Carta di Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Una volta effettuato l’accesso, cercare il servizio “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione“ e seguire le istruzioni per compilare la domanda online, inserendo tutti i dati richiesti e allegando la documentazione necessaria. Dopo aver compilato la domanda con tutti i documenti necessari e averla inviata telematicamente, occorrerà attendere che l’INPS valuti la richiesta e comunichi l’esito. Se non si vuole fare tutto online in autonomia, è sempre possibile rivolgersi a un ente di patronato.

 

Published by
Filippo Limoncelli