ROMA – Bonus casa, guida ai rimborsi. Compri una cucina o dei mobili e spendi 10mila euro? Lo Stato te ne ridà 5mila spalmati in 10 anni. Rifai le finestre a casa, o le porte o il tetto e rendi la casa più efficiente a livello energetico? Lo Stato ti ridà il 65% di quello che hai speso, ma sempre in 10 anni. Ma attenzione: puoi usufruire di questi incentivi solo dal 1 luglio al 31 dicembre 2013, poi torneranno ad abbassarsi. Questo non vale per i lavori di ristrutturazione dei condomini, per i quali si avrà tempo fino al 30 giugno 2014.
Bonus 50% per ristrutturazioni, mobili, messa in sicurezza. Si potrà riavere indietro dallo Stato il 50% della nostra spesa, con un tetto massimo di 10mila euro, per le ristrutturazioni di appartamenti, per l’acquisto di mobili (di qualsiasi genere) e per la messa in sicurezza sismica degli edifici. Tutto dal 1 luglio fino al 31 dicembre 2013. I soldi verranno restituiti in dieci anni, con una rata all’anno.
Il testo del decreto non specifica altro, quindi tutti i mobili, e non solo gli arredi fissi, come cucine, armadi a muro e bagni, dovrebbero essere compresi nell’incentivo. Per godere di questi incentivi, ovviamente, la premessa è la ristrutturazione dell’immobile, che dovrà partire dopo il primo luglio.
Bonus 65% per miglioramento efficienza energetica: finestre, tetti, coibentazione… Sempre dal primo luglio la detrazione fiscale sugli interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici salirà dal 50% al 65%. Rispetto alla versione precedente, il bonus sarà concentrato solo su alcune categorie di interventi, essenzialmente quelli che riguardano l’involucro degli edifici. Si potrà detrarre il 65% della spesa per la coibentazione delle pareti, per il rifacimento del tetto, per l’acquisto e l’installazione di porte e finestre a tenuta termica. Restano fuori dal bonus, invece, tutti gli “apparecchi” come pompe di calore, caldaie, ecc.