ROMA – Bonus fiscali al capolinea: più cari caldaie, infissi e ristrutturazioni? Gli incentivi scadono a fine giugno e il governo sta cercando una soluzione per cercare di prolungarli. Parliamo dei bonus fiscali sugli interventi edilizi di efficienza energetica e quello sulle ristrutturazioni edilizie.
In pratica rischiamo, dal 1 luglio e in assenza di un rifinanziamento degli incentivi da parte del governo, di pagare più cari l’installazione di caldaie a compensazione, infissi speciali e pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua, così come le ristrutturazioni degli immobili.
Caldaie, infissi, pannelli solari. Il primo incentivo, il bonus ristrutturazioni a carattere energetico, è attualmente al 55 per cento con un tetto massimo di detraibilità che va dai 30 ai 100 mila euro a seconda degli interventi. Se non verrà prorogato, è già previsto che la detrazione decennale dall’Irpef verrà riportata dal 55 al 36%, con un massimo di detraibilità dimezzato (48 mila euro). Dal 2010, 405 mila famiglie hanno fatto richiesta per lo sconto fiscale, per un ammontare totale di lavori realizzati a un costo di 4,6 miliardi e un esborso pubblico di 2,6 miliardi.
Ristrutturazioni edilizie. Stesso discorso per il bonus ristrutturazioni classico. al gennaio del 2012 l’importo detraibile è giunto al 50 per cento da spalmare in dieci anni con un tetto di detraibilità raddoppiato a 96 mila euro. “La misura scade il 30 giugno prossimo e dunque dal 1° luglio lo sconto scenderà al 36 per cento con un tetto di 48 mila euro di detraibilità. Il bonus ristrutturazioni esiste dal 1998 e fino al 2010 ha totalizzato oltre 4 milioni e mezzo di domande toccando il 20 per cento del patrimoni abitativo: solo nel 2010 l’incremento è stato dell’11 per cento con 496 mila beneficiari” (Roberto Petrini, La Repubblica 21 maggio).
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