Importante novità per le mamme lavoratrici: la nuova Legge di Bilancio ha riconfermato e rinnovato il bonus. Ecco cosa cambia in concreto.
Il bonus mamme per le lavoratrici dipendenti con tre figli è stato prorogato per il 2025 anche per chi ha due figli, così come previsto dalla misura introdotta in via sperimentale per l’anno 2024. Ma non è tutto… c’è infatti anche un’altra rilevante novità. L’aiuto si esplicherà l’anno prossimo secondo logiche più inclusive, permettendo all’agevolazione pensata per promuovere la parità di genere e il supporto alle famiglie di arrivare a un maggior numero di beneficiarie.
Non cambia il beneficio in sé: si tratta ancora di un esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno due figli. Dunque, diversamente da quanto previsto, nel 2025, il beneficio non sarà assegnato solamente dalla nascita del terzo figlio (concludendosi con il compimento del diciottesimo anno dell’ultimo figlio).
L’esonero totale della contribuzione previdenziale (pari al 9,19% della retribuzione mensile) fino a un massimo di 3.000 euro, quindi di circa 250 euro mensili, durerà per tutto l’anno solare. Le lavoratrici interessante non devono far altro che presentare una domanda all’INPS. Dopodiché, l’istituto valuterà l’idoneità e concederà l’esonero. In alternativa, possono rivolgersi ai propri datori di lavoro.
Confermato e rinnovato: ora il bonus mamma è esteso anche alle autonome
Come anticipato, la misura rappresenta un passo molto importante non solo nel sostegno alle famiglie ma anche per la parità di genere: l’obiettivo è quello di aiutare le lavoratrici a conciliare lavoro e ruolo genitoriale. Ma fino all’anno scorso tale bonus mamme era destinato soltanto alle lavoratrici dipendenti. E ora, invece, la misura è stata estesa anche a un’altra categoria di lavoratrici. L’INPS ha spiegato che l’agevolazione che nel 2024 ha riguardato tutte le dipendenti del settore pubblico e privato (anche agricolo, in somministrazione e in apprendistato) con contratto a tempo indeterminato, continuerà a escludere le lavoratrici domestiche.
Come stabilito dalla Legge di Bilancio 2024, per la prima volta, anche le lavoratrici autonome potranno beneficiare del bonus mamme. In questo modo il Governo punta a offrire un supporto economico anche a chi lavora in proprio. Ed è questa la grande novità. Le madri, in possesso dei requisiti a gennaio 2025, avranno diritto all’esonero da subito. Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d’anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita fino al compimento del decimo anno del bambino.
Il cosiddetto bonus mamme classico prevede invece uno sgravio totale dei contributi a carico delle lavoratrici fino al 31 dicembre 2026, con estensione a tutte le madri lavoratrici che hanno almeno tre figli, o fino al compimento dei diciotto anni di età del figlio più piccolo, nel caso che avvenga prima della fine del 2026, indipendentemente dal reddito. Ma, come spiegato, l’agevolazione spetta anche alle mamme con due figli di cui il minore non abbia compiuto i diciotto anni: con la proroga, la misura per due figli può essere richiesta anche per tutto il 2025! Ma la vera novità è che riguarderà anche le lavoratrici autonome.