Bonus mobili: scade il 31 dicembre, sì a pagamenti con bancomat

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2013 - 19:14 OLTRE 6 MESI FA

Bonus mobili, quando scade? 31 dicembre scade, sì a pagamenti con bancomatROMA – Le detrazioni per la ristrutturazione della casa e i bonus mobili scadono il 31 dicembre e la novità è che l’Agenzia delle Entrate accetterà anche pagamenti con carte di credito e bancomat. Nel caso di condomini però la detrazione non si applicherà al singolo appartamento, ma solo all’acquisto di arredi per le parti comuni. La richiesta delle agevolazioni andrà eseguita al momento della dichiarazione dei redditi e sarà necessario conservare scontrini e ricevute che attestino l’acquisto.

I termini delle detrazioni li spiega Isidoro Trovato sul Corriere della Sera:

“Chi effettua ristrutturazioni edilizie (a partire dal 26 giugno 2012 e fino al 31 dicembre prossimo) può detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. L’importo agevolabile è pari a 10 mila euro e il bonus sarà della metà. Insomma, se avete speso 4 mila euro di arredi ne potrete detrarre 2 mila, se invece la vostra spesa è salita a 10 mila o più euro, potrete detrarre al massimo 5 mila. Nella lista degli acquisti detraibili rientrano letti, armadi, scrivanie, divani e in generale gli elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (classe A per i forni) ma anche le spese di trasporto e montaggio”.

Nel caso di lavori di ristrutturazione di parti condominiali però la situazione cambia:

“La ristrutturazione dello stabile non consente ai singoli condomini (che usufruiscono pro-quota della relativa detrazione) di detrarre le spese sostenute per acquistare mobili e grandi elettrodomestici da destinare all’arredo della propria unità immobiliare. In realtà è prevista un’agevolazione, ma solo per gli arredi delle parti comuni”.

Chi vuole ottenere le detrazioni dovrà seguire la procedura indicata dall’Agenzia delle entrate al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi:

“Restano in vigore le regole iniziali: pagare l’acquisto con bonifici bancari o postali, con le stesse modalità già previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione indicando, quindi, la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati. È necessario indicare il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato”.

L’Agenzia delle entrate ha poi sdoganato l’utilizzo di bancomat e carta di credito:

“A far fede sarà la data di pagamento che corrisponde al giorno di utilizzo della carta da parte del titolare. Questa data (che è quella che verrà tenuta in considerazione per decidere se si rientra nella tempistica richiesta dalle agevolazioni) è quella che risulta nella ricevuta telematica di avvenuta transazione e non nel giorno di addebito. Nessuna apertura ad altre forme di acquisto: non è consentito effettuare il pagamento tramite assegni bancari, contanti o altri sistemi”.

Importante sarà conservare le prove delle ristrutturazioni e degli acquisti per accedere alle detrazioni, consiglia il Corriere della Sera:

“quindi conservate la documentazione che attesta l’effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente) e le fatture di acquisto dei beni con la normale precisazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti”.