Ecco l’atteso nuovo bonus PC: chi ne ha diritto, a quanto ammonta e come poter godere dell’agevolazione statale.
Ci sono diverse ragioni per cui l’intervento dello Stato con un bonus PC, pensato per assicurare a tutti la fruizione dello strumento elettronico, risulta prezioso e vantaggioso. Nella società contemporanea, i computer sono ormai percepiti come strumenti fondamentali per il lavoro, la formazione, l’apprendimento, la socialità, l’intrattenimento e l’informazione. Ed è dovere dello Stato agevolare tramite sconti e bonus l’accesso a tali strumenti a tutti.
Non c’è nulla di strano. I computer non possono più essere considerati come beni accessori. I PC permettono un più diretto e veloce accesso alle risorse educative, facilitano il lavoro (in molti casi sono il supporto tecnico indispensabile per lavorare) e funzionano perfettamente per l’apprendimento personalizzato. Tutto ciò li rende supporti spesso necessari alla vita quotidiana.
Inoltre, con l’avvento dei social, il computer è diventato anche un canale privilegiato di comunicazione. Senza un PC, per molte persone sarebbe difficile poter vivere una socialità completa e stimolante. Tali evidenze acquistano ancora più rilevanza per i giovani e le persone fragili. Ed è per questo che lo Stato introduce periodicamente bonus per studenti o disabili per l’acquisto di PC.
Garantire che tutti, anche le persone più svantaggiate economicamente o in stato di disabilità fisica o mentale, abbiano accesso a un computer è quindi una preoccupazione costante delle istituzioni. Si tratta innanzitutto di ridurre le disuguaglianze tecniche, educative e sociali, permettendo anche ai meno abbienti e ai disabili di beneficiare delle stesse opportunità offerte dalle nuove conquiste digitali.
La Legge 104 art 3 comma 1, per esempio, stabilisce anche il diritto ad agevolazioni per l’acquisto del computer. I soggetti a cui è stato riconosciuto uno stato di handicap senza gravità e i familiari che li hanno fiscalmente a carico possono dunque ottenere un rimborso sull’IVA (al 4%) sulle spese di acquisto e la detrazione del 19% in dichiarazione dei redditi.
Per poter ottenere questo bonus PC è tuttavia necessario che venga certificato il collegamento funzionale tra il prodotto acquistato e la disabilità della persona che lo richiede. Ciò vuol dire che il PC in questione deve essere funzionale al miglioramento della qualità della vita della persona disabile.
Per un disabile un PC può essere davvero uno strumento in grado di supportarne l’autosufficienza, specie nel facilitare la comunicazione interpersonale, l’accesso alla cultura e all’informazione e a forme di svago. Basti pensare a individui con disabilità motoria, visiva, uditiva o del linguaggio, ovvero alle categorie che rientrano nella fattispecie dell’art 3 comma 1.
Così con il bonus PC previsto dalla legge 104 lo Stato interviene applicando al momento dell’acquisto un’IVA agevolata al 4% invece che al 22%. Su un costo di 2.000 euro circa, si otterrà in pratica un risparmio di quasi 300 euro. Successivamente, in fase di dichiarazione dei redditi, l’avente diritto inserirà la spesa sostenuta per l’acquisto del computer. Così potrà beneficare anche di una detrazione IRPEF del 19%.
Per poter ottenere il bonus ci vuole un’autorizzazione prescritta da un medico specialista dell’ASL che evidenzi il collegamento funzionale tra la menomazione e il computer. E ci vuole poi un certificato, sempre rilasciato dalla ASL, che attesti in maniera inequivocabile l’esistenza di un’invalidità con carattere permanente.
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