Bonus Renzi a carico dell’Inps dal 2015. Meglio 80 euro oggi di una pensione domani?

Bonus Renzi a carico dell'Inps dal 2015. Meglio 80 euro oggi di una pensione domani?
Bonus Renzi a carico dell’Inps dal 2015. Meglio 80 euro oggi di una pensione domani? (LaPresse)

ROMA – Il bonus da 80 euro al mese deciso dal governo Renzi, quando entrerà a regime (cioè dal 2015), sarà a carico dell’Inps. Sarà l’Istituto nazionale di previdenza sociale ad anticipare i contributi che saranno tagliati dallo Stato. Ma come sta l’Inps? Se perde soldi, come sembrava quando sono venuti fuori una serie di articoli e inchieste che hanno portato alla defenestrazione di Antonio Mastrapasqua, così non si fa altro che aggravare il buco…

Ancora una volta verrebbero scaricati sull’Inps costi dello stato sociale, salvo poi accorgersi che l’ente è in perdita e “rimediare” tagliando le pensioni.

Ecco come i bonus impatteranno sul bilancio Inps, spiega Valentina Conte su Repubblica riprendendo un tweet di Renzi:

“Il prossimo anno, quando il bonus sarà «per sempre» dunque strutturale, finirà nello stipendio non aumentando le detrazioni Irpef (come aveva fatto Letta), ma tagliando i contributi previdenziali, quel 9,88% a carico dei lavoratori. Lo rivela il premier Renzi in un tweet. Per il 2014 «non si tratta di una detrazione – scriveva ieri – ma di un bonus da 80 euro, a regime sarà intervento su contributo sociale». D’altronde, come scritto da Repubblica il 25 marzo scorso, già esiste un’intesa in tal senso con l’Inps.

Il gruzzolo per la pensione ovviamente non sarà penalizzato, perché l’istituto di previdenza anticiperà quei contributi figurativi che il datore lascia in busta paga, per poi essere rimborsato dallo Stato. Tra l’altro, in questo modo si estenderà il bonus anche a coloro che non pagano Irpef perché sotto gli 8 mila euro. Con «incapienti, partite Iva e pensionati ho preso un impegno di abbassare le tasse», ricordava ieri Renzi.

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