Bonus vacanze, non lo accetta quasi nessuno. In Italia 4 su 100: la mappa per Regioni e città Bonus vacanze, non lo accetta quasi nessuno. In Italia 4 su 100: la mappa per Regioni e città

Bonus vacanze, non lo accetta quasi nessuno. In Italia 4 su 100: la mappa per Regioni e città

Il Bonus vacanze è attivo dal 1 luglio 2020. Ma non tutte le strutture ricettive lo accettano. 

Lo spiega un articolo del Corriere della Sera, a firma Claudio Bozza. Il Corriere ha fatto un test per verificare quante strutture effettivamente diano la possibilità ai turisti di utilizzare il bonus vacanze.

Ma i risultati non sono buoni: in Italia lo accettano solo 4 hotel su 100. A Roma lo accettano solo 35 su 976. A Milano 2 su 393.

Bonus Vacanze: il test del Corriere della Sera

Ecco i risultati regione per regione: La regione con il numero più alto di hotel disponibili al Bonus è l’Emilia Romagna: 233, ma su un totale di strutture più alto d’Italia presente sempre su italyhotels.it (4.275). In Lombardia sono appena 88 su 2.531; 56 su 1.284 in Liguria; 33 su 740 in Sardegna; 56 su 1.064 in Sicilia. Ma ci sono anche tre casi in cui nessun hotel accetta il Bonus: Basilicata, Calabria e Molise.

Questi sono invece i risultati città per città: A Roma solo 35 strutture su 976 accettano il Bonus; 22 su 335 a Firenze; a Milano appena 2 su 393; 11 su 135 a Napoli. A Cortina d’Ampezzo solo 1 hotel presenti sulla piattaforma italyhotels.it. A Forte dei Marmi solo 2 strutture su 61, a Santa Margherita Ligure solo 2 su 26, a Rimini appena 60 su 1.039, a Taormina 1 su 80 hotel e a Gallipoli nessuna struttura sulle 19 presenti.

Come richiedere il bonus vacanze

Le famiglie con Isee entro i 40 mila euro possono chiedere un bonus da 500 euro se il nucleo è di almeno 3 persone, 300 euro con 2 persone e 150 euro per i single, per pagare strutture ricettive come alberghi, b&b o campeggi. L’80% del bonus si traduce in uno sconto immediato, il resto arriva come detrazione con la dichiarazione dei redditi.

Il bonus viene erogato attraverso IO, la app per i servizi pubblici, cui si accede con Spid o carta d’identità digitale, che genererà un codice qrcode da presentare alle strutture che aderiscono all’iniziativa.

Le reazioni degli operatori del settore

“Il bonus vacanze – dice all’Ansa Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – è un grosso punto interrogativo, al momento l’80% è compensato solo il mese dopo e il 20% è uno sconto che si fa al cliente. Questo vuol dire che non tutti gli alberghi potranno accettarlo. I conti comunque sono abituato a farli alla fine e a fine settembre capiremo quanto di questi 2,4 miliardi che sono stati stanziati sarà stato utilizzato. E se avrà funzionato sarò il più felice del mondo, contento di essere smentito”.

“Tutti avevamo chiesto un provvedimento diverso, più ampio, più slegato dalle fasce di reddito. Ma oggi – rileva Alberto Corti di Confturismo Confcommercio – siamo nel mezzo della stagione e abbiamo uno strumento che neanche a noi fa impazzire, a dire la verità, ma dobbiamo sfruttarlo al meglio, non dobbiamo buttarlo a mare e dobbiamo cercare di promuoverlo al meglio. A fine stagione poi faremo i calcoli. Non più sulle nostre opinioni ma su quanto effettivamente è stato utilizzato”.

“Rimaniamo tiepidi sulla misura – gli fa eco il presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – perché, per quanto capiamo che l’intenzione era di aiutare comparto, di fatto ci rendiamo conto che sarà una misura difficile da usare, perché non ne è reso agevole l’utilizzo. Inoltre per le aziende non sarà facilissimo, perché significa andare a riprendere questo 80% da qualche parte, un’altra indagine farraginosa per le aziende in un momento già complicato”.

“Il bonus vacanze? Ad oggi sembra essere un’occasione persa: l’importo – sottolinea Corrado Luca Bianca, direttore di Assoturismo e Assohotel Confesercenti – è ridotto, è difficile accedervi specialmente per chi non è molto esperto di nuove tecnologie e genera incertezze per le imprese. Secondo un sondaggio che abbiamo condotto con Swg, a metà giugno solo 2 vacanzieri su 10 erano interessati ad usarlo”.

I commenti più duri

Per Maria Carmela Colaiacovo, vicepresidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, il bonus “presenta diversi elementi di criticità e per questo riteniamo non porterà risultati significativi per le imprese. Una misura certamente importante per le famiglie, ma che non avrà gli stessi effetti per gli alberghi che mai come in questo momento hanno assoluto bisogno di interventi mirati ed efficaci per garantire la loro sopravvivenza”.

Molto duro il commento del Codacons: “Il bonus vacanze non aiuterà né il turismo, né le famiglie, e non contribuirà a ridurre la spesa degli italiani che decideranno di andare in villeggiatura questa estate. La procedura per accedere al bonus è un rompicapo che scoraggerà molti cittadini”. (Fonti Ansa e Corriere della Sera)

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