MILANO, 27 DIC – In una giornata caratterizzata dalle tensioni sui titoli di Stato italiani, Piazza Affari e' stata la peggior Borsa in Europa: l'indice Ftse Mib segna una perdita finale dello 0,99% sotto la soglia psicologica dei 15mila punti (esattamente a 14.924), l'Ftse All Share un ribasso dello 0,85% a quota 15.675.
Nella prima seduta dopo l'annuncio dell'aumento di capitale da 750 milioni, il titolo piu' pesante nel paniere principale della Borsa di Milano e' stato quello di Fondiaria Sai, che ha ceduto il 7,93% a 0,65 euro. Peggio ha fatto la controllante Premafin (-11,61% a 0,11 euro) mentre ha sostanzialmente tenuto Milano assicurazioni, in calo finale dell'1,16% a quota 0,23.
Ma e' stata una ripresa di trattative molto dolorosa soprattutto per il settore del credito 'made in Italy': Mediobanca ha ceduto il 4,84%, la Banca popolare di Milano il 4,21%, Unicredit (molto esposta verso il gruppo Ligresti cosi' come Piazzetta Cuccia) il 3,45%. In pesante calo anche Banco popolare (-2,76%), Azimut (-2,66%), Intesa SanPaolo (-2,37%) e Monte dei Paschi, che ha perso il 2,29% finale.
In calo Edison dopo l'annuncio dell'accordo tra Edf e i soci italiani per il riassetto dell'utility: il titolo ha concluso la seduta in perdita dell'1,74% a 0,817 euro, sotto il valore di 0,84 euro concordato con Edf che lo considera il prezzo massimo per l'Opa. Bene invece A2A (+2,71% a 0,75 euro), cosi' come Iren che ha chiuso in rialzo del 2,95%.
Tra i titoli a elevata capitalizzazione, positiva la seduta per Mediaset (+1,60%), Impregilo (+2,62% nelle ore della firma del preliminare per la cessione della quota Ligresti a Gavio) e soprattutto Finmeccanica, che ha recuperato il 4,15% a 2,81 euro. Nel paniere a bassa capitalizzazione, gran corsa delle societa' calcistiche della Roma (+8,20%) e della Juventus (+5,05%) mentre la Lazio ha ceduto l'1,31% finale.