Borsa di Tokyo sull’ottovolante: alla fine chiude a +0,89%

Borsa di Tokyo sull'ottovolante: alla fine chiude a +0,89%
La Borsa di Tokyo (Foto Lapresse)

TOKYO – Borsa di Tokyo ancora vulnerabile dopo il tonfo del 7,3% di ieri, 23 maggio: oggi, 24 maggio, la seduta è stata a dir poco altalenante. L‘indice Nikkei ha aperto con un forte rimbalzo  del 3%, poi è crollato al -3% e alla fine ha terminato gli scambi ad un modesto 0,89%.

Se quello di ieri era il maggior declino dal terremoto di Fukushina, l’11 marzo del 2011, quello di oggi sembra indicare l’inizio di un periodo di instabilità. 

Oggi Tokyo non può trascinare con sé tutte le piazze asiatiche: Bangkok e Kuala Lumpur sono chiuse per festività. Le altre hanno mostrato prima un andamento cautamente positivo, poi, anche loro, hanno chiuso al ribasso: Sidney a -1,5%, Singapore a -1,7%.

Gli operatori hanno guardato anche alla Bank of Japan, che vuole mercati dei bond stabili, e alle oscillazioni dello yen. 

Resta alta la tensione sui titoli di Stato giapponesi: i rendimenti dei Jgb a 10 anni, il benchmark sui tassi a lungo termine, salgono allo 0,875%, con un progresso dello 0,045. Ieri, raggiungendo quota 1%, il decennale ha dato il via a un vero ‘panic selling‘ alla Borsa di Tokyo che ha chiuso con un crollo del 7,32%.

In questo contesto è intervenuto il governatore della Bank of Japan (BoJ), Haruhiko Kuroda, che ha sottolineato come sia  ”estremamente desiderabile” avere mercati dei bond stabili, e ha assicurato interventi ”flessibili” e rafforzamento della comunicazione diretta anti-volatilità dei rendimenti.

Il governatore ha ribadito l’impegno a un approccio flessibile, ”per scongiurare, per quanto possibile, la volatilità dei tassi di interesse a lungo, di recente in aumento temporaneo”. Kuroda ha espresso fiducia che le aggressive misure di allentamento monetario quantitativo e qualitativo (Qqe) possano aiutare il Paese a superare la deflazione cronica.

”La cosa più importante è influenzare l’economia reale attraverso vari canali e portare un circolo virtuoso in tre settori: produzione, reddito e spesa’‘, ha rilevato. In questo modo, ”puntiamo a prezzi al rialzo graduale. Può essere realizzato e siamo sulla buona strada per realizzarlo”.

Kuroda ha precisato che l’istituto vuole ”aumentare la comunicazione con il mercato”, aggiungendo di aspettarsi movimenti stabili sui bond a lungo termine e su altri mercati.

Il governatore ha rifiutato di commentare ”i movimenti quotidiani”, puntualizzando che la BoJ non punta ad alcun livello specifico su listini azionari e yen.

Lo stesso primo ministro giapponese, Shinzo Abe, ha promesso di far tornare il Giappone una “parte vitale dell’Asia nel quadro di una dinamica integrazione” e non è parso scosso dal segnale della fine della luna di miele con i mercati finanziari durata ininterrottamente dal novembre scorso (prima ancora che prendesse il potere). In parlamento ha poi dichiarato che è compito del governo mantenere la fiducia dei mercati perseguendo una politica fiscale sostenibile.

 

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