ROMA – Shanghai fa -8% e brucia tutti i guadagni dall’inizio dell’anno. Taiwan chiude a -7%, Tokyo perde 900 punti e il 4,5%, Hong Kong il 4%. Nella notte tra domenica e lunedì sprofondano tutte le Borse Asiatiche. E anche quella di Mumbay, in apertura, fa capire che la giornata è da incubo: subito -3.6%.
Crollo, quello dei mercati orientali, che nasce dalle paure legate alla debolezza dell’economia cinese. Già la settimana precedente era stata da incubo: perdite, riporta il Sole 24 Ore, attorno all’11%. Questa, però, minaccia di essere persino peggiore.
Non è bastata, per ora, la mossa della Cina di permettere ai fondi pensione, per la prima volta, di acquistare titoli azionari fino al 30% del loro capitale. Restano troppo forti le preoccupazioni sull’economia di Pechino: la seduta appena chiusa era giudicata chiave per valutare la crisi cinese che si è aperta con le svalutazioni a raffica dello Yuan. La risposta è stata pessima.
Preoccupa, e non poco, la Borsa di Shanghai: con gli otto punti persi ha di fatto azzerato 8 mesi di guadagni. E nulla lascia intravedere, a breve, che ci possa essere una inversione di tendenza.