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Borse europee in picchiata dopo la chiusura choc di Wall Street. Si teme l’inizio di una fase negativa

di Maria Elena Perrero |6 Febbraio 2018 10:16

Borse europee in picchiata dopo la chiusura choc di Wall Street. Si teme l'inizio di una fase negativa (Foto d'archivio)

Borse europee in picchiata dopo la chiusura choc di Wall Street. Si teme l’inizio di una fase negativa (Foto d’archivio)

MILANO – Crollano le Borse europee dopo la chiusura choc di Wall  Street, con il Dow Jones che ha accusato un tonfo quasi del 5%  e il Nasdaq del 4%. Anche le Borse asiatiche hanno subito un tonfo, con Tokyo in ribasso del 4,7%. Per le piazze europee si tratta del peggior inizio di seduta dal giugno del 2016. Gli investitori, sottolinea l’agenzia Radiocor-Il Sole 24 Ore, si interrogano se i mercati stiano registrando una brusca correzione, dopo la corsa senza tregua degli ultimi mesi, o se piuttosto stia iniziando una vera e propria fase negativa.

Francoforte cede il 3,58%, Parigi il 3,43% e Londra del 3%. Milano si muove nervosa (-2,7%) con alcune sospensioni in asta di volatilità. Fermate subito Tim e Finecobank (in attesa dei conti) che quando riprendono gli scambi cedono rispettivamente il 3,09% e il 5,05%. Intesa Sanpaolo che ha annunciato conti e piano contiene il calo allo 0,75%.

Il brusco calo registrato a Wall Street lunedì 5 febbraio somiglia al flash crash‘ del 2010, osservano gli analisti, nel giorno dell’insediamento di Jerome Powell alla guida della Federal Reserve, la Banca centrale americana.

Il Dow Jones ha perso il 4,62%, il calo maggiore dal 2011 sui timori di una fine a breve del ciclo di inflazione bassa e tassi bassi. E i consiglieri di Trump vanno in pressing perché il presidente, che ha fatto della corsa dei listini americani un cavallo di battaglia per mostrare l’efficacia delle sue ricette economiche, non citi più il rally di Wall Street.

Sul fronte dei cambi, l’euro sta facendo marcia indietro rispetto al dollaro: la valuta passa di mano a 1,2397 (lunedì a 1,2417). Quota inoltre 135,15 yen, mentre il dollaro-yen è pari 109,01. Arretra anche il petrolio: il Wti, contratto con consegna a marzo, cede lo 0,84% portandosi a 63,61 dollari.

 

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