Borse europee a picco: è la sindrome cinese

Borse europee a picco: è la sindrome cinese
Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa, in piazza Affari a Milano (Foto Lapresse)

MILANO – La crisi cinese, ormai non più solo finanziaria ma anche dell’economia reale, colpisce le Borse Europee, che venerdì 21 agosto hanno chiuso tutte con forti ribassi: Londra in calo del 2,83%, Francoforte del 2,95%, Parigi con un tonfo del 3,19%, Milano in ribasso del 2,83%.

A Wall Street lo S%P500 è caduto sotto quota 2mila punti, ai minimi da otto mesi, seguendo il nuovo crollo del greggio. Negli Stati Uniti si parla ormai di “panic selling“, cioè delle vendite incontrollate dettate dalla paura che segnano una brusca inversione di tendenza dei listini al ribasso.

A peggiorare la situazione già drammatica di questi giorni, dopo le continue flessioni sulle piazze cinesi, è il dato sulla manifattura della Repubblica Popolare, ai minimi da sei anni. Ormai i problemi non sono più limitati alla finanza, ma si sono estesi all’economia reale.

 

Gestione cookie