Borse in altalena, il debito americano preoccupa

ROMA, 29 LUG – Alla paura di un collasso del debito Usa e del contagio della crisi greca al resto dell'eurozona si aggiunge la conferma di una economia americana fragile, con il Pil che delude le attese e rende ancora piu' complicato, e fosco, lo scenario globale.

Questo il clima vissuto oggi dai mercati, con le Borse che viaggiano in rosso dall'Asia all'Europa e agli Stati Uniti. Sui listini e' un'altra giornata in altalena: Milano arriva a segnare perdite del 2%, assieme a Parigi, per poi riuscire a limitare i danni e a chiudere in calo frazionale. A riportare un po' di sereno nel pomeriggio, almeno questo sembra essere il pretesto, e' stato l'appello del presidente americano Barack Obama che chiede uno sforzo bipartisan, dicendosi fiducioso in una soluzione dell'impasse del debito Usa.

Ma intanto l'avversione al rischio fa volare a nuovi record oro e franco svizzero, mentre sull'obbligazionario restano forti tensioni con lo spread Btp-Bund che registra ampie oscillazioni passando dai 325 ai 338 punti (per poi chiudere a 333). In forte oscillazione anche l'euro, che passa da quota 1,42 a 1,44 dollari.

La giornata era iniziata male: negli Usa si allontanano le speranze di un compromesso sul nodo debito, e in Europa Moody's minaccia di declassare il rating della Spagna, attualmente a 'Aa2', per le ''pressioni'' sulla capacita' di finanziamento del debito. A creare ulteriore nervosismo per il rischio contagio – in un mercato che resta molto scettico sul piano di Bruxelles a difesa dell'euro e che vede Spagna e Italia prossime vittime – la notizia di elezioni anticipate in Spagna e il taglio del rating di Cipro da parte di Standard & Poor's (a 'BBB+ da 'A-' con outlook negativo). Ma la doccia fredda arriva con la delusione per il Pil Usa del secondo trimestre – resa piu' forte dalla drastica revisione al ribasso del dato dei primi tre mesi 2011 – che certifica nero su bianco timori che da tempo agitano i mercati riguardo all'imminente raffreddamento dell'economia mondiale in una fase ancora cosi' critica.

Immediato l'impatto sulle Borse, che hanno ampliato il ribasso, ma anche sul mercato dei titoli di Stato, quello valutario e sull'oro: scatta la corsa al 'sicuro' Bund tedesco con il rendimento che va subito giu' di 7 punti base. Di conseguenza si allarga la forbice con i titoli degli altri Paesi: lo spread Btp-Bund raggiunge i 338 punti base, un livello poco distante dal record toccato il 12 luglio (347 punti) e anche dal differenziale dei Bonos spagnoli, che viaggia sopra i 350 punti. Sotto pressione anche i titoli del Belgio, con lo spread record oltre i 180 punti. L'oro vola al picco di 1.637,50 dollari e il franco svizzero segna l'ennesimo massimo contro euro (1,1298) e dollaro (78,44 centesimi). Le piazze europee riescono a limitare le perdite: Milano chiude in calo dello 0,67%, e fa meglio Madrid, con un -0,27%, assieme a Stoccolma (-0,26%). A seguire Francoforte (- 0,44%), Londra (-0,99%), Parigi (-1,07%), Amsterdam (-1,00%) e Zurigo (-1,50%).

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