MILANO – Borse europee in rimonta, con Milano in particolare in rialzo del 2,31%, anche se i nervi dei mercati restano tesi e i recuperi sono a fine seduta solo parziali dopo i tracolli dei giorni scorsi.
Tutti gli occhi sono ancora puntati sulla crisi greca, dopo lo choc dell'inatteso referendum annunciato da Atene sul piano di salvataggio europeo, e alcune risposte sono attese soprattutto dal G20 e dai vari incontri precedenti il summit di Cannes.
Dal Cancelliere tedesco Angela Merkel è giunto in particolare un invito ad Atene a fare chiarezza e c'è così particolare attenzione sulle indicazioni che arriveranno nel contesto del vertice dal premier greco Georges Papandreou. Sul fronte interno, intanto, resta l'attesa su quali saranno le mosse del Governo e in particolare sulle misure più urgenti che, secondo quanto preannunciato dal ministro Altero Matteoli, saranno inserite nel Dl al vaglio del consiglio dei ministri.
Non accennano comunque ad allentarsi le tensioni sui titoli di stato, e gli spread italiani – i differenziali dei rendimenti dei titoli decennali rispetto a quelli tedeschi – si sono portati a fine giornata poco sotto i 440 punti, fino a chiudere a quota 436. Ma il calo dello spread non deve ingannare, il rendimento del decennale italiano resta al 6,19% sul mercato secondario, esattamente allo stesso livello della convulsa giornata ''festiva''.
L'interesse sul titolo quinquennale, poi, si attesta al 6,01% mentre quello del biennale al 5,25%. Bankitalia ha comunque rassicurato espressamente che il debito pubblico italiano è sostenibile e rimarrebbe stabile, o in leggero calo, nei prossimi 2 anni anche se i tassi di interesse sui titoli di stato arrivassero all'8% e la crescita fosse uguale a zero.
In questo complesso clima Piazza Affari ha guadagnato, come detto, il 2,31% dopo il tracollo record di martedì (-6,8%), favorita nel pomeriggio anche dallo sprint di Wall Street. Nel mattino la partenza era stata al galoppo, ma poi ogni ottimismo si è perso sui dati della disoccupazione in Germania, ad ottobre leggermente peggiore delle previsioni e al 7% (era al 6,9%). Tanto è bastato a meta' mattina per spingere in negativo l'indice di Milano, anche se poi nel clima generale di attesa e con una comprensibile voglia di rimbalzare, nel pomeriggio anche i mercati europei hanno ritrovato vigore.
A Milano il rialzo dell'indice 'Footsie' è stato sostenuto soprattutto dalle banche, 'sorvegliate speciali' e protagoniste del crollo della vigilia. Unicredit ha recuperato il 7,34% (-12,44% martedì), Intesa Sanpaolo il 5,06% (-15,8% ieri). E' andata poi particolarmente bene anche Saipem (+5,28%).
Tra gli altri mercati europei nel finale hanno mostrato più sprint soprattutto Francoforte (+2,25%) e Stoccolma (+2,01%) e alla fine l'indice delle blue chip del Vecchio Continente, l'Euro Stoxx 50 è avanzato dell'1,42%. La seduta è stata particolarmente buona a livello europeo per il comparto dell'auto (+3,10% l'indice del settore), con un balzo del 6% per Volkswagen e del 5,18% per Porsche. A Milano sono avanzate così con convinzione anche Fiat Industrial (+3,71%) e Fiat (+3,18%).