MILANO, 9 AGO – Tregua: in una parola la giornata delle Borse mondiali, tranne le asiatiche, che per questioni di fuso orario non hanno recepito il clima in miglioramento grazie all'allentamento della speculazione. Ma le tensioni rimangono, per esempio a Francoforte, che ha accusato un nuovo segno negativo dopo nove sedute consecutive di forti ribassi, nelle quali ha perso quasi il 20% del suo valore.
Gli operatori hanno guardato soprattutto all'avvio di Wall street, in progressivo recupero, ma soprattutto hanno cercato di anticipare i segnali del Federal open market committee (Fomc) della Federal Reserve per interventi di rilancio dell'economia statunitense. In questo clima, dopo sette sedute consecutive in forte ribasso, le Borse europee hanno tirato il fiato, con discreti aumenti per Londra, Parigi e Amsterdam.
Stoccolma in particolare ha chiuso in crescita di oltre tre punti percentuali mentre ha tenuto Zurigo, che per lunga parte della seduta si era mossa in forte ribasso. A parte Francoforte, leggero calo solo per Madrid, mentre tra i listini 'minori' debole ha chiuso Lisbona, in leggero rialzo Atene, forte Dublino, cresciuta di oltre due punti percentuali.
In una giornata comunque ancora molto nervosa, specie in avvio di contrattazioni, sono stati i titoli piu' penalizzati dallo scivolone della vigilia a trainare il rimbalzo: automobilistici, materie prime, costruzioni, industriali e hi tech, con le banche che si sono mosse in direzioni diverse. In calo i gruppi delle utilities e delle telecomunicazioni.
E proprio nelle Tlc la Borsa di Milano, che ha chiuso in crescita di mezzo punto percentuale, ha accusato il calo piu' pesante: quello di Telecom Italia, che ha ceduto quasi due punti percentuali dopo aver segnato ribassi anche molto maggiori. Deboli i 'big' dell'energia Enel ed Eni, mentre il rialzo piu' evidente e' stato messo a segno dalla Banca popolare di Milano, in aumento di oltre il 7%. Positivo comunque tutto il settore del credito, mentre gli automobilistici (Fiat +3%, Pirelli 2%) hanno recuperato solo in parte le perdite del giorno precedente.
Ma il dato piu' rilevante per Piazza Affari e' che si trova in clima tutt'altro che agostano, con scambi molto superiori alla norma: il controvalore delle trattative e' stato di 4,6 miliardi di euro venerdi' scorso, 4 miliardi lunedi', 4,4 miliardi nell'ultima seduta. Non e' quindi il tipico mercato estivo 'sottile', facilmente manovrabile dalla speculazione: chi sta operando sono soprattutto gli investitori istituzionali.
Una sensazione che anche in ambito Consob viene confermata: in queste ultime due settimane di passione l'incidenza delle vendite allo scoperto in Borsa a Milano non sarebbe superiore allo 0,31-0,32% della capitalizzazione complessiva del mercato. Un dato in aumento rispetto allo 0,13% della prima parte di luglio, quando l'Autorita' di controllo emise l'obbligo di comunicazione di ingenti operazioni allo scoperto, ma comunque contenuto.