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Bortolussi a Monti: “Piccole e medie imprese allo stremo. Accelerare pagamenti P.A.”

di Daniela Lauria |4 Febbraio 2012 15:19

VENEZIA – Tra la stretta creditizia (-1,24% di prestiti erogati nel 2011 dalle banche agli artigiani), l'aumento dei ritardi nei pagamenti (+ 38 giorni praticati dalla Pa negli ultimi 3 anni) e l'incremento dei fallimenti (+ 60,5% negli ultimi 4 anni), le piccole imprese sono allo stremo. E' la convinzione del segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi che chiede al premier Monti di intervenire in prima persona per accelerare l'iter che consenta all'Italia di recepire la Direttiva Ue contro i ritardi dei pagamenti.

''Presidente, vista la sua sensibilita' nei confronti delle piccole imprese, la preghiamo – rileva Bortolussi rivolgendosi al premier – di impegnarsi in prima persona affinche' il Governo recepisca in tempi brevissimi la Direttiva europea contro i ritardi dei pagamenti. Le ricordiamo che in questi ultimi anni di crisi economica solo in Italia i tempi di pagamento si sono allungati a dismisura. Questa situazione ha messo in grosse difficolta' moltissime imprese di piccole dimensioni che, a seguito della diminuzione del credito erogato dalle banche, non sono piu' in grado di fronteggiare la crisi''.

Secondo la Cgia, i ritardi nei pagamenti tra la Pubblica amministrazione italiana e le imprese private sono aumentati in questi ultimi tre anni di 38 giorni. Secondo una recente elaborazione della stessa Cgia, attualmente la P.a. paga i suoi fornitori con un ritardo medio di 90 giorni. Si ricorda poi che le aziende italiane avanzano quasi 70 miliardi di euro dallo Stato e l'Italia e' maglia nera in Europa per i tempi medi di pagamento. Grave anche lo scenario legato alle chiusure per fallimento.

Negli ultimi quattro anni di crisi economica i fallimenti sono cresciuti del 60,5%, nel 2011 hanno toccato quota 11.615 e quasi un imprenditore su tre ha portato i libri in tribunale a causa dei forti ritardi nei pagamenti subiti. Sempre piu' difficile, poi, anche il rapporto con le banche. Se nei primi 10 mesi del 2011 gli impieghi erogati dalle banche all'intero sistema delle imprese italiane sono aumentati di quasi 5 punti percentuali, per le piccole imprese le cose sono andate diversamente.

A fronte di un aumento dell'inflazione del 3%, secondo la Cgia di Mestre, le imprese artigiane hanno registrato una contrazione dei prestiti pari a -1,24% e per le quasi societa' non finanziarie (le piccole societa' come le snc o le sas) l'aumento e' stato solo dello 0,31%. Per le imprese pubbliche, invece, le cose sono andate molto meglio: i crediti erogati hanno segnato un +26,11%. Per le altre imprese private (prevalentemente quelle di medie/grandi dimensioni), gli impieghi sono aumentati del +5,08%.

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